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martedì, 23 aprile 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

SPALLITTA: No alle aree bersaglio. Il futuro della città non può essere consegnato nelle mani …

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piano_portuale.jpgSPALLITTA: No alle aree bersaglio. Il futuro della città non può essere consegnato nelle mani di una giunta che non ha saputo governare.
 
"La vicenda del piano regolatore del poto e delle aree bersaglio, merita l’attenzione della città perché intorno a questa delibera si gioca il nostro futuro economico, sociale e culturale. Intanto, nessuno dice che i porti turistici sono di stretta competenza comunale e al Comune è affidata la loro gestione secondo un pacifico orientamento giurisprudenziale. In questa delibera i porti turistici, invece, con le rilevanti entrate che ne deriveranno, sono assegnati all’Ente Porto.
Non è ben chiaro, poi, quale sia il sistema di comunicazione studiato per consentire una interlocuzione tra aree portuali e resto della città e dubito che il grosso asse viario che percorrerà per tutta la sua lunghezza il porto, possa essere elemento di collegamento poiché, trattandosi di grande viabilità ne rappresenta un elemento di netta separazione. Dubito inoltre che la creazione di un centro commerciale dentro il porto – l’ennesimo per la città – sia compatibile con il limitrofo Castello a mare. Per non dire, infine, che non vengono affrontate le problematiche connesse con la zona industriale, per esempio non viene neanche previsto un depuratore e non si affronta la questione della salute delle zone limitrofe. Con riferimento alle aree bersaglio, trovo davvero scarni i contenuti proposti per giustificare le stesse. Leggendo la delibera emerge quanto segue:
area 1 foce dell’Oreto – destinata ad attività culturali/sportive/tempo libero
area 2 ex gasometro – destinata ad attività culturali/ricreative/ricettive
area 3 Borgo Vecchio – si propone, testualmente, “di ricucire le ricuciture del tessuto edilizio” (?)
area 4 zona Sampolo – destinazione culturale/ricettiva/ricreativa
area 5 Ucciardone – si prevedono integrazione di funzione con attività multimodale di servizi per la ricerca, lo sviluppo e l’esposizione  (?)
area 6 Acquasanta – funzioni ricettive/ricreative/commerciali
area 7 Arenella – sviluppare attività sportive/tempo libero
area 8 ex Chimica Arenella – sviluppo attività culturali/artigianali/ricettive

E’ impossibile non vedere l’assoluta genericità delle aree bersaglio che ne preclude, in questa sede, ogni adeguata valutazione e la conseguente impossibilità di conoscere il disegno urbanistico che le giustifica e quindi di approvarle e votarle. Proporrò in Consiglio lo scorporo dalla delibera relativa al piano regolatore del porto".

Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia



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