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martedì, 19 marzo 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Spallitta (Verdi): “Palermo, capitale dei giovani, non investe nessun euro a favore dei ragazzi”

capitale dei giovani

“Le scelte politiche di una amministrazione, sono scritte negli atti contabili ai quali tuttavia, raramente, si presta la dovuta attenzione. Così ad esempio, analizzando il rendiconto del comune di Palermo, si ha una visione chiara delle distorsioni che a mio avviso caratterizzano la gestione comunale. La prima voce che stupisce è l’incremento rispetto al 2015 delle entrate tributarie che da 335 milioni di euro circa, sono passati a 488 milioni nel 2016, con un aumento della pressione fiscale di quasi 150 milioni in un anno. Davvero poco giustificabile di fronte alla condizione di disoccupazione e povertà diffusa della nostra città. Un altro elemento significativo della scarsa propensione agli investimenti che sono quelli che creano lavoro, è data dal fatto che nel 2016 si sono spesi per investimenti, solo 30 milioni di euro, mentre il fabbisogno di opere pubbliche è stimato nel triennio di circa 4miliardi. Altra voce che lascia assolutamente senza parole è quella relativa alle entrate derivanti da finanziamenti europei. Pure in presenza di risorse dal valore miliardario per la Sicilia, nel 2016 le entrate europee per il comune sono di sole 76mila euro, cifra davvero irrisoria ed ingiustificabile, dopo un quinquennio di governo della città che dimostra la carenza della programmazione. Altro settore nevralgico riguarda la spesa del personale comunale, che è  pari a 240 milioni. A questa voce deve aggiungersi quella del costo dei dipendenti delle società partecipate, voce che confluisce nella generica denominazione di ‘prestazione di servizi’, per un ammontare nel 2016 di circa 360 milioni di euro. Analizzando poi i diversi settori di intervento dell’amministrazione, emergono alcune ulteriori criticità che dimostrano da scarsa attenzione rispetto a settori invece fondamentali . Ad esempio per le politiche giovanili, non è stato previsto nessun investimento. Ugualmente per l’edilizia pubblica, l’investimento è stato pari a zero; per i parchi cittadini l’impegno è stato di soli 65mila euro. Nessuna spesa è stata prevista per le risorse idriche e la qualità dell’aria. Nessuna somma, ancora è stata spesa per gli anziani; gli investimenti per i disabili sono stati di sole 230mila euro. Per sviluppo economico e competitività zero euro; ugualmente per le piccole e medie imprese e per l’ artigianato, non è stato previsto nessun investimento; zero euro anche per la ricerca e l’innovazione. In compenso si spendono 21 milioni per le utenze, di cui 15 per l’energia elettrica, con buona pace dell’uso di fonti di energia rinnovabile e risparmio energetico. Ed ancora, con un patrimonio immobiliare miliardario, si pagano ben 9 milioni per fitti passivi. Infine l’assenza di politiche gestionali determina costi esorbitanti dei servizi: gli impianti sportivi costano 5 milioni per un’entrata di sole 600.000 euro; o ancora i servizi museali registrano entrate per 230,000 euro circa per una spesa di oltre 6 milioni. Mi auguro, alla luce di questi risultati che non rispondono ai principi di efficienza e buona andamento della pubblica amministrazione, che non sia questo il ‘modello Palermo’  che si pensa di esportare in tutta la Sicilia. Da queste voci ovviamente devono essere detratte le spese per il personale. Tutti i dati sono stati presi dall’allegato sei relativo alle spese e dalla relazione sulla gestione 2016 (allegato 28).”




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