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giovedì, 18 aprile 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Banca della Terra di Sicilia, rafforzare opportunità occupazionali e di reddito per le aree rurali

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Oggetto: Adesione alla “Banca della Terra di Sicilia” allo scopo di rafforzare le opportunità occupazionali e di reddito delle aree rurali urbane e periurbane.

PREMESSO CHE:
In questi ultimi anni l’agricoltura sta attraversando un periodo molto difficile e delicato, a causa della crisi economica e finanziaria che ha colpito principalmente gli agricoltori, anello debole della la filiera agroalimentare, che hanno subito una progressiva riduzione del loro margine reddituale a seguito della forte volatilità dei prezzi agricoli e dell’ampliamento della forbice tra prezzi alla produzione e prezzi al consumo. Il valore aggiunto dell’agricoltura siciliana è infatti sceso dal 2003 al 2011, così come è diminuita l’occupazione dal 2006 al 2011. In questo contesto risulta prioritaria la possibilità di disporre di informazioni e dati aggiornati riguardanti l’andamento congiunturale del settore, la struttura delle aziende agricole, le filiere produttive e agroindustriali, le produzioni di qualità e la spesa pubblica regionale. Lo è per il mondo produttivo ma anche per l’Amministrazione regionale, impegnata in questo momento nella definizione e nella messa a punto della futura programmazione 2014- 2020. Dall’analisi dei dati del 6° Censimento generale dell’agricoltura (2010) e dalla comparazione degli stessi con i dati del 5° Censimento (2000), è possibile mettere in evidenza un quadro del settore agricolo regionale caratterizzato dalla diminuzione del numero di aziende agricole (- 37,1%) e dall’aumento della loro dimensione media (da 3,7 ettari di a 6,3 ettari). Ciò va correlato agli effetti delle politiche comunitarie e dell’andamento dei mercati, che hanno determinato la fuoriuscita di un gran numero di aziende di piccole dimensioni e una progressiva ristrutturazione del settore a favore di realtà aziendali fisicamente più estese, a scapito di quelle più marginali e meno organizzate;

CONSIDERATO CHE:
La Regione nell’ambito del programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 con il Pacchetto giovani (Mis. 112) ha attivato un intervento specifico a favore dei giovani. L’importanza di questa iniziativa, i cui effetti non sono limitati al ringiovanimento del tessuto imprenditoriale ma altresì estesi, da un lato al miglioramento delle capacità imprenditoriali e dall’altro alla ristrutturazione e allo sviluppo dell’azienda agricola, è confermata dal notevole riscontro ottenuto. -L’ agricoltura fa registrare un incremento record del 7,1 per cento nel numero di occupati, che è dieci volte superiore al valore medio totale di tutti i settori secondo quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa al quarto trimestre del 2014 in occasione della diffusione dei dati Istat su occupati e disoccupati in Italia. -Una situazione che conferma la dinamicità del settore nel combattere la disoccupazione anche grazie alla capacità di attrarre le nuove generazioni. Non a caso, secondo un sondaggio Coldiretti/Ixè, il 57 per cento dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18 per cento) o fare l’impiegato in banca (18 per cento);

EVIDENZIATO CHE:
Il settore agricolo siciliano deve essere quindi fortemente sostenuto con scelte politiche ardue e coraggiose, soprattutto in considerazione dell’importante ruolo che esso assume sia nell’economia regionale, sia come contributo al settore agricolo nazionale. L’agricoltura può fornire in tale contesto socio-economico una valida soluzione all’assorbimento della disoccupazione generale e di quella giovanile in particolare, nonché allo sviluppo di attività complementari di tipo sociale e ambientale, oltre che economiche;

RILEVATO CHE:
I fenomeni di abbandono di molte aree agricole urbane e periurbane del Comune di Palermo rappresentano un serio ostacolo alla tutela e valorizzazione di tali arene allo sviluppo socio-economico ed ambientale.

VISTI:
Legge regionale 31 gennaio 2014, n. 5 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2014. Legge di stabilità regionale”, e in particolare l’articolo 20 “Assegnazione terreni riforma agraria e alienazione dei borghi rurali” e l’articolo 21 “Banca della Terra di Sicilia”. -Decreto dell’Assessore per l’agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca mediterranea del 27 febbraio 2014 avente ad oggetto: Disposizioni relative all’applicazione della legge regionale 31 gennaio 2014, n. 5, artt. 20 e 21. (GURS N. 10 del 7 marzo 2014). – D.G.C. N. 170 del 03/10/2013: Piano strategico per lo sviluppo dell’agricoltura periurbana della Conca d’Oro PSC – Protocollo d’intesa tra ilo Comune di Palermo e l’Assessorato regionale delle risorse agricole e alimentari – Approvazione;

TENUTO CONTO CHE – La “Banca della terra di Sicilia” comprende: i terreni e gli immobili della riforma agraria che permangono nella disponibilità dell’Ente Sviluppo Agricolo (ESA), i terreni e gli immobili del demanio forestale non strettamente funzionali all’espletamento dell’attività istituzionale dell’Amministrazione forestale regionale, i terreni e gli immobili di proprietà dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura e degli enti sottoposti a tutela e vigilanza dallo stesso; i terreni e gli immobili che gli enti locali e/o altri soggetti pubblici concedono in uso gratuito all’Amministrazione regionale. -La gestione dell’Albo “Banca della Terra di Sicilia” è stata affidata al Dipartimento Agricoltura che dovrà procedere alla raccolta ed elaborazione dei dati e quindi alla relativa gestione informatica e cartografica. -Le finalità perseguite con l’istituzione della “Banca della Terra di Sicilia” sono volte alla raccolta ed elaborazione di dati relativi a terreni ed immobili da concedere in favore di imprenditori agricoli per la realizzazione di progetti di sviluppo innovativi anche a carattere sociale. La “Banca della Terra”, infatti, si pone l’obiettivo strategico del rafforzamento delle opportunità occupazionali e del reddito delle aree rurali, nonché di valorizzazione del patrimonio agricolo e forestale avendo particolare riguardo a quello incolto e/o abbandonato di proprietà pubblica e/o privata, anche al fine di favorire il ricambio generazionale.

IL CONSIGLIO COMUNALE
si impegna e impegna
IL SINDACO, LA GIUNTA E GLI UFFICI COMUNALI A

  • fare pervenire al Dipartimento regionale dell’Agricoltura la manifestazione di interesse dell’Amministrazione comunale ad aderire all’Albo denominato “Banca della Terra di Sicilia”, istituito dalla Legge di stabilità 2014, allo scopo di rafforzare le opportunità occupazionali e di reddito delle aree rurali urbane e periurbane;
  • effettuare un censimento dei terreni di proprietà comunale, comprensivi dei terreni confiscati alla mafia, al fine di identificare a che uso siano adibiti e quali allo stato attuale risultino incolti e/o abbandonati;
  • realizzare una base dati informatica, accessibile al pubblico ed aggiornata periodicamente, nella quale siano inserite le coordinate catastali e le eventuali ulteriori informazioni concernenti le particelle dei terreni censiti di proprietà comunale;
  • in sinergia con il progetto di collaborazione tra Regione e Comune di Palermo, di cui alla Deliberazione di G.M. n. 170 del 03/10/2013, definire e programmare strumenti ed interventi per promuovere il rilancio delle attività agricole volti:
  1. a prevedere l’assegnazione alla “Banca della Terra” dei terreni resi disponibili dall’Amministrazione comunale e dai privati, attraverso varie forme contrattuali preventivamente regolamentate;
  2. a sostenere il recupero produttivo dei terreni abbandonati, incolti o insufficientemente coltivati e la salvaguardia del territorio in modo da arginare il fenomeno dell’abbandono e del declino delle aree rurali urbane e periurbane;
  3. a predisporre una capillare attività di informazione e di promozione a sostegno del recupero e la salvaguardia del territorio con il coinvolgimento di tutti gli attori dello sviluppo locale;
  4. a favorire l’occupazione nel comparto agricolo con particolare riguardo all’inserimento delle giovani generazioni assegnando in concessione gratuita aree demaniali comunali per attività agricole multifunzionali in grado di fornire servizi innovativi alla cittadinanza, fra i quali servizi didattici (fattorie didattiche, agrinidi, centri ricreativi estivi per ragazzi), servizi sociali (integrazione lavorativa di soggetti svantaggiati con l’agricoltura sociale), servizi ricreativi (orti sociali con le principali finalità dell’autoproduzione, gestione di sentieri natura e avventura, aree pic-nic) e servizi per la filiera corta (Km 0);
  5. a contribuire alla funzione di presidio e salvaguardia del territorio rurale, attraverso misure idonee a favorire lo sviluppo delle aziende rurali esistenti, nonché l’insediamento di nuove, in grado di coniugare il recupero e la preservazione delle pratiche agricole tradizionali con lo sviluppo di filiere innovative;
  6. a prevenire il dilavamento e l’erosione del suolo fertile, nonché il rischio di incendi, promuovendo da parte dei soggetti titolari di diritti reali sui terreni e delle amministrazioni locali un atteggiamento maggiormente attento e responsabile verso la salvaguardia e la cura del territorio.
  • Predisporre apposito avviso pubblico che, previa apposita regolamentazione, riconosca l’esenzione dall’imposta municipale sui terreni (IMU) a tutti i soggetti titolari di diritti reali su terreni classificati “agricoli” dai piani urbanistici comunali che intendano cederne la detenzione o il possesso a terzi per il loro recupero a fini prioritariamente produttivi con orientamenti colturali rivolti alla promozione della biodiversità e alla tutela dell’ambiente;
  • realizzare una base dati informatica, accessibile al pubblico ed aggiornata periodicamente, nella quale siano inserite le coordinate catastali e le eventuali ulteriori informazioni concernenti le particelle i cui proprietari o aventi causa abbiano segnalato al Comune la disponibilità a cederne la detenzione o il possesso a terzi;
  • adottare disposizioni regolamentari per l’utilizzazione delle terre incolte, abbandonate o insufficientemente coltivate al fine di rimuovere ostacoli e vincoli che si frappongano al recupero produttivo delle terre a destinazione agricola. In particolare per quanto concerne i requisiti e le modalità con cui i soggetti privati, singoli o associati, interessati a concedere beni immobili in uso gratuito alla “Banca della Terra” per le finalità previste dall’articolo 21 della legge regionale n. 5, potranno fare pervenire apposita manifestazione di interesse nei termini dell’avviso pubblico all’uopo periodicamente predisposto dall’Amministrazione comunale.

La consigliera
Avv. Nadia Spallitta




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