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martedì, 14 maggio 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Testo della delibera sul piano di lottizzazione a Castelforte

Pubblichiamo la proposta di deliberazione di approvazione del piano di lottizzazione di un complesso residenziale a Pallavicino, approvato ieri in Consiglio dalla maggioranza ma con il voto contrario dell’opposizione,  e del relativo atto di convenzione con la ditta Castelforte Immobiliare s.r.l. A seguire le mie dichiarazioni rese alla stampa.
 
commissione_urbanistica_palermo.jpgSPALLITTA:  violati gli standards urbanistici  – approvata la lottizzazione a Castelforte
 
"La maggioranza consiliare col voto contrario dell’opposizione approva una lottizzazione a Castelforte a dir poco illegittima, in quanto, in violazione dell’ art. 14 legge regionale 71/78, in violazione della legge nazionale, in violazione delle norme europee sulla riduzione del consumo del territorio, in violazione degli standards urbanistici come previsti dal vigente piano regolatore, consente a dei privati di costruire in aree che, invece, secondo le citate disposizioni dovrebbero essere destinate ad una pubblica utilità per opere di urbanizzazione primaria, per realizzare del verde, parcheggi e in generale tutti i servizi essenziali.
In altre parole si consente di costruire in aree che dovrebbero essere, per legge, di “fruizione pubblica”, riducendo ulteriormente la percentuale di verde e di parcheggi di cui la città necessita. Più precisamente, mentre la legge impone ai privati che vogliono lottizzare di cedere gratuitamente una parte delle loro aree per la realizzazione delle urbanizzazioni primarie (verde, parcheggi, strade, impianti fognari, elettrici ecc) l’Amministrazione non solo non impone la cessione gratuita di aree, ma su queste consente ulteriore edificazione aggravando anche il carico urbanistico. Né l’atto diviene legittimo con la previsione di una “monetizzazione”, cioè il pagamento di una certa somma al posto della cessione dell’area, anche perché, nella lottizzazione approvata, di somme non si parla e non sono neanche chiari i criteri di calcolo delle somme eventualmente da pagare. Chiederò l’intervento della Corte dei Conti per il danno al territorio ed all’ambiente che da questo tipo di delibera, per altro ingiusta e discriminatoria, ne deriverà e per verificare la congruità delle monetizzazioni stabilite rispetto al danno arrecato alla collettività".

Nadia Spallitta – gruppo Un’Altra Storia



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