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venerdì, 19 aprile 2024
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Nadia Spallitta

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SPALLITTA – Blitz in commissione urbanistica – Prusst a Borgo Vecchio violate le ragioni dei …

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SPALLITTA : Blitz in commissione urbanistica – Prusst a Borgo Vecchio violate le ragioni dei residenti 
 
 << Questa mattina, violando i più elementari principi di correttezza e lealtà, ed impedendo al centrosinistra di esprimersi sull’atto, tre consiglieri del centrodestra – Tantillo – Inzerillo e Di Maggio (in assenza del presidente e dei consiglieri di centrosinistra), contravvenendo tra l’altro all’ordine cronologico delle delibere in attesa di parere e al programma dei lavori della commissione Urbanistica, con un vero e proprio blitz hanno esitato una proposta di delibera che – allo stato – appare in contrasto con l’interesse pubblico ed in violazione di legge. Si tratta dell’approvazione di un “Prusst” avente per oggetto la realizzazione di 56 appartamenti e 23 locali commerciali a Borgo Vecchio.
Le anomalie dell’atto, privo degli emendamenti che il centrosinistra aveva prospettato (che peraltro erano stati condivisi anche dagli uffici comunali), sono molteplici. In primo luogo non è ben chiaro perché si parli di Prusst e si sia applicata all’atto la procedura privilegiata ed in possibile variante dei Prusst. Infatti l’intervento ha per oggetto la realizzazione di appartamenti . Orbene l’amministrazione comunale, con un quasi contestuale parere, ha escluso altre proposte di Prusst (ad esempio quelle presentate dalla Keller,) ritenendo appunto incompatibile con la politica del Prusst la realizzazione di appartamenti. In secondo luogo, la ditta proponente  non è la proprietaria  né ha la disponibilità dell’area, tant’è che si prevede l’espropriazione di immobili di proprietà altrui  (l’intervento riguarda una superficie di circa 14 mila metri quadrati). Ancora una volta esiste una evidente disparità di trattamento, perché anche in tempi recenti, l’amministrazione si è espressa in senso contrario, escludendo alcune proposte di Prusst per mancanza della proprietà o disponibilità dell’area (uno dei requisiti prescritti dalla normativa vigente in materia di Prusst, è proprio dimostrare la  piena disponibilità dell’area di intervento anche attraverso il consenso degli eventuali proprietari, ma nella fattispecie i proprietari addirittura si sono opposti). Infine, appare singolare che si esproprino “per ragioni di pubblica utilità” ben 23 immobili sui quali la ditta proponente non andrà a realizzare nessuna pubblica utilità, bensì 23 locali commerciali che potrà vendere o affittare a prezzi di mercato e quindi con lucro privato. E’ incomprensibile quale sia in questo caso l’interesse pubblico che possa giustificare l’espropriazione. Infine, la proposta approvata dai tre consiglieri del centrodestra, viola lo stesso parere dell’Assessorato Regionale all’Urbanistica, che sottolineava come il numero degli alloggi era spropositato rispetto al numero dei parcheggi previsti. Al riguardo, non è neanche ben chiaro se siano rispettati gli standard urbanistici rispetto al verde e in generale alle urbanizzazioni primarie e secondarie – trattandosi di un intervento parcellizzato in un’area per la quale era previsto il comparto edificatorio con i connessi servizi pubblici – , e se sia tecnicamente realizzabile la piccola struttura destinata ad asilo posta ai margini dell’intervento. E’ gravissimo che si sia impedito al centrosinistra di ricondurre ad equità l’atto, emendandolo in commissione, assicurando la salvaguardia dei residenti con percorsi preferenziali, calmierando i prezzi e quindi realizzando anche alloggi sociali e servizi di cui il quartiere è sprovvisto ( attrezzature sportive e un parco). Un provvedimento che poteva essere di contestuale riqualificazione della zona (oggi fortemente degradata) e perseguimento dell’interesse pubblico, appare oggi sprovvisto di ogni presupposto, di fatto e di diritto, che ne possa consentire la legittima approvazione da parte del Consiglio, in quanto alla corsia preferenziale che si riconosce all’appaltatore proponente, a mio avviso, non corrisponde un adeguato e corrispondente perseguimento di un contestuale interesse pubblico, anche a giustificazione del sacrificio che ogni procedura espropriativa comporta.>>

Nadia Spallitta (Sel) presidente commissione Urbanistica



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