full screen background image
Search
giovedì, 25 aprile 2024
  • :
  • :

Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

L’emergenza per mettere in sicurezza servono tredici milioni

<<Come Protezione Civile abbiamo fatto tutto quello che era possibile e di nostra competenza adesso spetta agli altri rami dell’amministrazione mettersi in moto per pianificare la messa in sicurezza del territorio>>. Lo ha detto ieri intervenendo alla trasmissione “Ditelo a Rgs” l’assessore regionale alla Presidenza, con delega alla Protezione Civile, Gaetano Armao.
Che ha parlato anche del tavolo interassessoriale (Territorio e Ambiente, Lavori pubblici e Dipartimento della Protezione Civile) insediato alla Regione dopo le ultime alluvioni e da cui già da lunedì dovrebbe scaturire una prima stesura degli interventi necessari in questa seconda fase. “Quello che è successo nel messinese come nel palermitano è il risultato di anni di incuria e di abusivismo ma adesso bisogna intervenire” L’assessore ha fatto sapere che “per Belmonte Chiavelli il genio Civile ha già formulato dei progetti per tre milioni di euro, per Croce-Giardini ne serviranno dieci”. Risorse che dovrebbero essere attinte dai fondi europei e presumibilmente dai Fas. La settimana prossima si dovrebbe avere qualche informazione anche sulla mappatura degli edifici a rischio che sta elaborando il Comune. E poi si deciderà il da farsi non escludendo le demolizioni. Intanto negli uffici dell’assessorato al territorio e ambiente si sta facendo la scrematura degli ottocento progetti presentati dai comuni per fronteggiare il dissesto idrogeologico. 44 milioni di euro in ballo. “Ho dato indicazioni ai tecnici di escludere quelli non strettamente connessi ai rischi del dissesto idrogeologico”, ha detto l’assessore Mario Milone che ha fatto riferimento anche ai fondi del ministero dell’ambiente (circa 16 milioni) e alle risorse europee per un piano di messa in sicurezza. Sull’argomento è intervenuto anche il deputato regionale del Pd Pino Apprendi secondo cui “si stanno fronteggiando solo le emergenze mentre servirebbe un piano di prevenzione, il nostro territorio è stato devastato ed è necessario un intervento radicale”. Apprendi ha poi sollecitato l’amministrazione comunale e regionale “a occuparsi anche di Monte Pellegrino, che corre gli stessi rischi di Belmonte Chiavelli”. Ha detto la sua anche Nadia Spallitta, consigliere comunale di Un’Altra Storia: “Nel bilancio comunale di quest’anno ci sono 800 mila euro, destinati a fronteggiare il dissesto, che ancora sono inutilizzati”. E poi ha aggiunto: “Intanto abbiamo ottenuto un risultato in commissione urbanistica riuscendo a fare escludere dai piani di sviluppo urbanistico, i Prusst, tutti quegli interventi che ricadevano in aree non sicure”.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Credits