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venerdì, 19 aprile 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Tram, Castello dell’Uscibene, pienamente vigente il vincolo di inedificabilità assoluta

L'area del tram nei pressi del complesso dell'Uscibene

E’ pienamente vigente il vincolo di inedificabilità nell’area del Castello dell’Uscibene. Si tinge di ulteriori elementi paradossali la vicenda relativa alla realizzazione delle opere connesse alla “linea 3” del sistema tranviario palermitano, come la sottostazione elettrica e il pilone del sovrappasso pedonale della suddetta linea, su aree sottoposte a vincolo archeologico di inedificabilità assoluta. In primo luogo non era possibile dare alcuna autorizzazione o nulla osta della Soprintendenza in relazione ad aree che, ai sensi della legge 1089/39, erano stato dichiarate di rilevante interesse storico-artistico (con decreto 2160 del 1991) e per le quali era stato imposto un divieto assoluto di edificazione. Atti che, invece, sono stati rilasciati.

A seguito di un esposto presentato da alcune associazioni e ad una mia interrogazione, la Soprintendenza aveva ritenuto idoneo adottare un nuovo decreto con il quale, a posteriori, eliminare di fatto il vincolo prescritto per le particelle interessate dagli interventi edilizi con una procedura oggettivamente irrituale e atipica. Orbene il decreto di eliminazione del vincolo, per le parti interessate dal progetto del tram (decreto 3604 del 18 dicembre 2014) è nullo ex lege. Infatti, lo stesso decreto, ai sensi dell’articolo 68 della legge regionale 21/2014, doveva essere pubblicato sul sito istituzione della Regione Siciliana, a pena di nullità, entro il termine perentorio di 48 ore. Ma di tale pubblicazione, entro i termini di legge, non vi è alcuna traccia.

Le opere edilizie realizzate in contrasto con il vincolo monumentale e archeologico di inedificabilità assoluta, alla luce della nullità del decreto regionale che tale vincolo intendeva rimuovere, non sono state in alcun modo regolarizzate e deve ritenersi, dunque, che sussista l’obbligo delle amministrazioni pubbliche competenti di adottare tutti i provvedimenti, anche di carattere sanzionatorio, per la realizzazione di interventi in violazione di vincoli.




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