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martedì, 14 maggio 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Sub – emendamenti al Peep

Pubblichiamo il testo dei 5 sub-emendamenti al Peep (piano di edilizia economica e popolare) presentati con il mio gruppo Un’Altra Storia.

 
 

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: Presa d’atto degli studi sulle esigenze residenziali della città ed approvazione di indirizzi, criteri e direttive da seguire nella redazione del PEEP.

SUB-Emendamento
Emendamento del Gruppo consiliare Alleanza Nazionale

Inserire a pag. 9 al 3° capoverso dopo le parole “patrimonio edilizio esistente” la locuzione:
Assegnare ad imprese, società immobiliari e cooperative, che ne facciano richiesta, immobili ricadenti nella “mappa del degrado” del centro storico di Palermo.
Ove gli immobili non siano nella piena disponibilità dell’amministrazione comunale prevedere la possibilità di dare mandato ai suddetti assegnatari di espropriare in “nome e per conto del Comune di Palermo”.
I beneficiari di tale provvedimento saranno obbligati a cedere al Comune il 10% della cubatura realizzata.

 

Aggiungere nell’ultimo periodo, dopo le parole “cubatura realizzata”:

ad uso “case-parcheggio” da assegnare in modo temporaneo per l’emergenza abitativa.

Palermo, 20 aprile 2009

LE  CONSIGLIERE

Nadia Spallitta                                            Antonella Monastra      

 

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: Presa d’atto degli studi sulle esigenze residenziali della città ed approvazione di indirizzi, criteri e direttive da seguire nella redazione del PEEP.

SUB-Emendamento
Emendamento n. 13

Inserire nella parte narrativa a pag. 8 e nella parte deliberativa a pag. 9, dopo l’ultimo periodo, i seguenti periodi:
“Gli interventi di edificazione necessari per l’edificazione delle abitazioni e dei relativi servizi non dovranno coinvolgere:
-le aree nelle quali il vigente PRG prevede la realizzazione di giardini pubblici (ZTO: V1, V3, V4 o F4) o verde attrezzato allo sport (ZTO: V2 e V5);
-le aree sottoposte a vincolo paesaggistico previste dalla Legge 431/85 (art. 1 punto “c”) per fiumi, torrenti e canali (per ragioni di sicurezza e per tutela ecologica e paesaggistica); la medesima fascia di tutela dovrà essere rispettata anche in presenza di edifici di valore storico-architettonico (ville, bagli, torri, etc.) e delle relative pertinenze di pregio. Queste aree di salvaguardia dovranno essere destinate a verde pubblico (ZTO: V1, V3, V4 o F4, a seconda delle dimensioni).
-le aree di pertinenza dell’ex tenuta borbonica di Boccadifalco o ad esse limitrofe e contigue (anche se intervallate da viabilità pubblica o privata) che sono di importanza strategica per la tutela delle acque e per la costituzione di un corridoio ecologico Nord-Sud;
-similare attenzione dovrà essere adottata in presenza di superfici sottoposte ad altri vincoli (archeologico, idrogeologico, etc.)”.

Aggiungere nella parte narrativa a pag. 8 e nella parte deliberativa a pag. 9, nell’ultimo periodo dopo le parole “formule idonee”, la seguente locuzione:

    “inclusa la possibilità di realizzare interventi di recupero da affidare a cooperative costituite dagli stessi cittadini attraverso esperienze di autorecupero ed autocostruzione da realizzare ai sensi della normativa vigente”.

Palermo, 20 aprile 2009

LE CONSIGLIERE

 

Nadia Spallitta                                                             Antonella Monastra                                                                                

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: Presa d’atto degli studi sulle esigenze residenziali della città ed approvazione di indirizzi, criteri e direttive da seguire nella redazione del PEEP.

SUB-Emendamento
Emendamento n. 12

Sostituire il secondo comma del deliberato, dalle parole “stabilire” alla parola “privata”, con i seguenti periodi:

– “Privilegiare il recupero edilizio degli immobili del centro storico e degli immobili in stato di abbandono e/o dismessi delle aree periferiche e delle borgate, promuovendo nuove strategie per l’intervento pubblico privato per tale recupero prima di procedere con nuova edilizia.
– “Subordinare gli interventi in aree destrutturate, limitrofe alla città urbanizzata e nelle aree di borgata al preventivo recupero del patrimonio edilizio esistente”.
– “Escludere la localizzazione degli interventi edilizi del redigendo piano di settore e del PEEP in aree di verde agricolo in aree di verde attrezzato, e nelle aree destinate a parchi”.
– “Adottare criteri di sostenibilità edilizia e urbana idonei ad affrontare la crisi energetica, idrica di materie prime , di comunicazione, di spostamenti, di inquinamento, assicurane la creazione dei relativi servizi, indirizzando le risorse pubbliche verso la riqualificazione e la dotazione di servizi per le periferie e per le borgate.
– “Salvaguardare e promuovere la creazione di spazi collettivi comuni per fini sociali, sportivi e culturali”.

Aggiungere dopo il primo periodo:

    Gli interventi di recupero di immobili o alloggi potrà essere realizzato in compartecipazione con il Comune che individuerà gli immobili comunali, di proprietà pubblica, oggetto dell’intervento di recupero e quelli di proprietà comunale da affidare a cooperative costituite dagli stessi cittadini attraverso esperienze di autorecupero ed autocostruzione, come già attuato in altre città italiane, da realizzare ai sensi della normativa vigente.
    
    

Palermo, 20 aprile 2009

LE CONSIGLIERE

 
Nadia Spallitta                                                                     Antonella Monastra                                                                                

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: Presa d’atto degli studi sulle esigenze residenziali della città ed approvazione di indirizzi, criteri e direttive da seguire nella redazione del PEEP.

SUB-Emendamento

Emendamento n. 7

    Sostituire il quart’ultimo comma della parte narrativa, pag. 7 della proposta, dalla parola “stabilire” e fino alla parola “privata” con i seguenti periodi:
    1.“Privilegiare il recupero edilizio degli immobili del centro storico e degli immobili in stato di abbandono e/o dismessi delle aree periferiche e delle borgate, promuovendo nuove strategie per l’intervento pubblico privato per tale recupero, prima di procedere con nuova edilizia.
Subordinare gli interventi in aree destrutturate, limitrofe alla città urbanizzata e nelle aree di borgata al preventivo recupero del patrimonio edilizio esistente”.

Aggiungere dopo il primo periodo:

    Gli interventi di recupero di immobili o alloggi potrà essere realizzato in compartecipazione con il Comune che individuerà gli immobili comunali, di proprietà pubblica, oggetto dell’intervento di recupero e quelli di proprietà comunale da affidare a cooperative costituite dagli stessi cittadini attraverso esperienze di autorecupero ed autocostruzione, come già attuato in altre città italiane, da realizzare ai sensi della normativa vigente.
   
   

Palermo, 20 aprile 2009

LE CONSIGLIERE

 
Nadia Spallitta                                                                     Antonella Monastra                                                                               

 
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: Presa d’atto degli studi sulle esigenze residenziali della città ed approvazione di indirizzi, criteri e direttive da seguire nella redazione del PEEP.

SUB-Emendamento

Emendamento n. 6

Sostituire nella parte narrativa, sotto la voce “rilevato che” al quinto periodo, pag.6, il seguente punto n.1:
    1.“Privilegiare il recupero edilizio degli immobili del centro storico e degli immobili in stato di abbandono e/o dismessi delle aree periferiche e delle borgate, promuovendo nuove strategie per l’intervento pubblico privato per tale recupero, prima di procedere con nuova edilizia.
Subordinare gli interventi in aree destrutturate, limitrofe alla città urbanizzata e nelle aree di borgata, al preventivo recupero del patrimonio edilizio esistente”.
     
     

Aggiungere dopo il primo periodo:

    Gli interventi di recupero di immobili o alloggi potrà essere realizzato in compartecipazione con il Comune che individuerà gli immobili comunali, di proprietà pubblica, oggetto dell’intervento di recupero e quelli di proprietà comunale da affidare a cooperative costituite dagli stessi cittadini attraverso esperienze di autorecupero ed autocostruzione, come già attuato in altre città italiane, da realizzare ai sensi della normativa vigente.
   

Palermo, 20 aprile 2009

LE CONSIGLIERE

 
Nadia Spallitta                                                                     Antonella Monastra                                                                               




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