SPALLITTA: Interrogazione sui centri commerciali. Si verifichi la sussistenza dell’agibilità delle grandi strutture di vendita.
<< A Palermo continua l’apertura di centri commerciali ed ipermercati destinati a stravolgere l’assetto economico ed urbanistico della città, spesso inaugurati e aperti al pubblico ancor prima della realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria (strade, parcheggi, impianti, verde etc) indispensabili per l’agibilità delle strutture commerciali. E’ quello che sembra avvenire con il centro commerciale Forum Palermo situato in località Roccella- Brancaccio – insediato su un’area di circa 100.000 mq, destinata inizialmente a verde agricolo e per la quale è stata approvata la relativa variante urbanistica- che ha avviato la sua attività in assenza delle opere di urbanizzazione previste dalla convenzione e ciò in violazione della legge n. 28 del 1999 e della circolare dell’Assessorato Regionale alle Attività Produttive del 15 febbraio 2009, nonché della stessa convenzione che ha previsto, tra l’altro, lo scomputo degli oneri di urbanizzazione in cambio della realizzazione delle stesse urbanizzazioni.
In altre parole, da un lato non vengono assicurati quei servizi alla collettività che in qualche modo hanno giustificato le varianti urbanistiche e le autorizzazioni, dall’altro non vengono pagati gli oneri di urbanizzazione in vista della creazione di opere che, invece, non sono state fatte nei termini. Non è chiaro come sia stata possibile l’apertura alla collettività e come se ne consenta il funzionamento senza una dichiarazione di fine lavori – le opere di interesse per la collettività non sono state ancora completate – e quindi l’intera struttura deve ritenersi operativa in assenza di agibilità. Presenterò un’interrogazione per acquisire, laddove esistente, il certificato di agibilità e per verificare la regolarità della procedura. Inoltre ,chiederò una verifica in relazione alla realizzazione di grandi centri commerciali che, a mio avviso, non è conforme allo spirito della legge che impone al Comune di dotarsi di uno strumento urbanistico di programmazione generale del territorio, idoneo ad assicurare in modo trasparente i seguenti criteri:
* libera concorrenza
* equilibri tra medie e grandi strutture di vendita
* compatibilità e impatto sul territorio
* tutela delle piccole e medie imprese per salvaguardare l’occupazione
* individuazione di criteri e modalità per riconoscere le priorità commerciali
Mi sembra che a Palermo invece tutto questo non sia stato fino ad oggi rispettato, per cui dopo una prima apparente ricaduta positiva in termini occupazionali derivante dall’apertura delle grandi strutture di vendita, nel tempo queste operazioni sono destinate ad impoverire la più numerosa categoria della piccola e media impresa ed a stravolgere inutilmente, e senza criteri logici, il già travagliato assetto del nostro territorio.>>
Nadia Spallitta – presidente commissione Urbanistica