
Il tutto senza le opportune forme di controllo che potrebbero essere realizzate anche a costi contenuti, istituendo mirate zone di video sorveglianza o bonificando e riqualificando, con opportune piantumazioni e interventi a vere, le aree sistematicamente compromesse. Allarmante, tra le altre, è la situazione dello Zen, già oggetto di istanze ed esposti rivolti ad individuare le necessarie procedure per la rimozione di carcasse di auto abbandonate e di rifiuti speciali, condizione che fornisce la misura del grado di inciviltà in cui è piombata la città di Palermo. Nel frattempo la raccolta differenziata crolla ai minimi storici 3/4 % e i costi di Amia aumentano anche a causa di denunciate esternalizzazioni di servizi dell’azienda, esternalizzazioni che, se accertate, mal si concilierebbero con la funzione di contenimento della spesa pubblica, che rappresenta il presupposto del commissariamento di questa società comunale>>.
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia