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giovedì, 05 dicembre 2024
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Nadia Spallitta

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SPALLITTA: Amia 400 nuove assunzioni negli ultimi due anni. Prima della ricapitalizzazione …

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amia.jpgSPALLITTA: Amia 400 nuove assunzioni negli ultimi due anni. Prima della ricapitalizzazione si accertino responsabilità e danni.

 <<La ricapitalizzazione dell’Amia necessaria per interrompere la procedura fallimentare, a mio avviso, deve essere  sottoposta ad alcune condizioni. In primo luogo, con immediatezza occorre avviare tutte le azioni amministrative, contabili e legali nei confronti dei soggetti responsabili di questa grave situazione finanziaria dell’azienda. Chi infatti ha causato danni per milioni di euro, deve rispondere legalmente e contabilmente del suo operato, e ciò anche alla luce dei comportamenti spericolati che hanno portato (ad esempio) a circa ben 200 nuove assunzioni nel 2007 e altrettante nel 2008 in piena crisi aziendale, con perdite annuali milionarie e nell’inverosimile silenzio degli stessi sindacati che hanno così contribuito al disastro societario e che oggi scendono in piazza a scioperare.

 

Non si deve trattare di una sanatoria tombale, ma di un processo sano e trasparente che implica il recupero dei danni ingiustamente provocati. Inoltre, prima di votare qualsiasi manovra, ritengo sia opportuno acquisire tutta la documentazione relativa alla procedura fallimentare in itinere, chiedendo eventualmente un incontro al Pubblico Ministero che ha trasmesso gli atti al Tribunale fallimentare, dal momento che l’investimento di circa 100 milioni di euro deve garantire e coprire l’effettiva capacità imprenditoriale e il futuro stesso dell’azienda. In altre parole, credo che sia indispensabile verificare le fattispecie che in modo specifico hanno portato all’istanza di fallimento, e solo dopo sarà possibile affrontare con cognizione di causa l’adozione della ricapitalizzazione dell’Amia. A ciò si aggiunga che non si ha la certezza che la proposta dell’Amministrazione sia idonea a tutelare i lavoratori salvando l’azienda, e non vorremmo che questa operazione si trasformasse in un canale privilegiato in relazione alle incontrollate posizioni debitorie assunte in questi anni dall’Amia>>.

Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia



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