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lunedì, 13 maggio 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Proposte di emendamenti al Peep presentati da Nadia Spallitta

Pubblichiamo il testo degli emendamenti al Peep (piano di edilizia economica e popolare) da me presentati e condivisi anche dai consiglieri Monastra e Pellegrino.

 

Emendamenti alla PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: Presa d’atto degli studi sulle esigenze residenziali della città ed approvazione di indirizzi, criteri e direttive da seguire nella redazione del PEEP.

PREMESSO CHE

– Il verde agricolo urbano e periurbano è una risorsa esauribile del patrimonio collettivo, bene indispensabile per mantenere una buona qualità della vita in ambito urbano, indispensabile in termini economici per l’abbattimento dei consumi energetici e dell’effetto serra e per il ricarico della falda acquifera, e salutare per il mantenimento del microclima e della ossigenazione dell’aria; il suo consumo continuato senza limiti né regole condivise costituisce attentato alla sostenibilità di un equilibrato rapporto fra le risorse disponibili e il loro uso;

– in atto risultando edificata circa l’80% della pianura già denominata “Conca d’oro”, la sottrazione di ulteriore suolo agricolo permeabile derivante dalla costruzione di grandi centri commerciali, stadio, parcheggi, tangenziali, e dal prevedibile Piano di edilizia economica e popolare,  porterebbe oltre il limite di rottura i già precari equilibri ecologici del sistema urbano per alterazione del microclima e del processo di smaltimento di fattori inquinanti,  degli scambi aria-acqua-suolo e città-campagna, con danni per la salute dei cittadini nonché dell’economia legata alla specificità del paesaggio e della identità urbana;
– le crisi del settore combinate alla carenza di interventi di sostegno alle attività agricole, hanno di fatto consegnato le aree agricole periurbane ad una inerzia produttiva che conta di riscattarsi sul potenziale cambio di destinazione d’uso, piuttosto che sul potenziamento di colture tipiche e sulla applicazione della filiera corta “dal produttore al consumatore”, quindi sulla incentivazione dei mercati contadini forniti di prodotti freschi locali, genuini e a prezzi contenuti per l’abbattimento dei costi di trasporto, distribuiti nel centro urbano;  
– le deficitarie reti di trasporti pubblici urbani ed extraurbani, cui suppliscono i mezzi privati responsabili delle persistenza di inquinamenti atmosferici e acustici e della ingovernabilità del traffico, e in generale gli insufficienti standard dei servizi erogati, non appaiono in grado di sostenere ulteriori accrescimenti urbani in assenza di   progettazione strutturale della mobilità coordinata centro-periferie, intermodale e a basse emissioni, né di assicurare il superamento degli attuali deficit.

In conseguenza di quanto sopra esposto, si propongono i seguenti emendamenti:

1. Emendamento
Eliminare dall’oggetto, la frase da “ presa d’atto” fino alla parola “ed”.
     
     
2. Emendamento
Eliminare a pag. 6 della proposta, parte narrativa, sotto la voce “Rilevato”, l’ultimo comma dalla parole “per” fino a “7200”.
     
3. Emendamento
Eliminare a pag.7 della proposta, nella parte narrativa, sotto la voce “occorre”, il primo comma da “Stabilire” e fino a “7200”.

4. Emendamento
Eliminare a pag. 8 della proposta nel deliberato dopo le parole “fabbisogno decennale”, dalle parole “sopra evidenziato” e fino a “7200”.

5. Emendamento
Eliminare il punto 2 della parte narrativa sotto la voce “rilevato che”, pag. 6 della proposta, dalla parola “utilizzando” alla parola “privata”.

6.  Emendamento
Sostituire nella parte narrativa, sotto la voce “rilevato che” al quinto periodo, pag.6, il seguente punto n.1:
    1.“Privilegiare il recupero edilizio degli immobili del centro storico e degli immobili in stato di abbandono e/o dismessi delle aree periferiche e delle borgate, promuovendo nuove strategie per l’intervento pubblico privato per tale recupero, prima di procedere con nuova edilizia.
Subordinare gli interventi in aree destrutturate, limitrofe alla città urbanizzata e nelle aree di borgata, al preventivo recupero del patrimonio edilizio esistente”.

7. Emendamento
    Sostituire il quart’ultimo comma della parte narrativa, pag. 7 della proposta, dalla parola “stabilire” e fino alla parola “privata” con i seguenti periodi:
    1.“Privilegiare il recupero edilizio degli immobili del centro storico e degli immobili in stato di abbandono e/o dismessi delle aree periferiche e delle borgate, promuovendo nuove strategie per l’intervento pubblico privato per tale recupero, prima di procedere con nuova edilizia.
Subordinare gli interventi in aree destrutturate, limitrofe alla città urbanizzata e nelle aree di borgata al preventivo recupero del patrimonio edilizio esistente”.

8. Emendamento
Aggiungere nella parte narrativa, sotto la voce “rilevato che”, al quinto periodo, pag.6, dopo il punto 1, il seguente punto n.2:
    2.“escludere la localizzazione degli interventi edilizi del redigendo piano di settore e del PEEP in aree di verde agricolo in aree di verde attrezzato, e nelle aree destinate a parchi”.

9. Emendamento
Aggiungere nella parte narrativa, sotto la voce “rilevato che”, al quinto periodo, dopo il punto 2, il seguente punto 3:
     3 “Adottare criteri di sostenibilità edilizia e urbana idonei ad affrontare la crisi energetica, idrica di materie prime, di comunicazione, di spostamenti, di inquinamento, assicurane la creazione dei relativi servizi, indirizzando le risorse pubbliche verso la riqualificazione e la dotazione di servizi per le periferie e per le borgate”.

10. Emendamento
Aggiungere, nella parte narrativa, sotto la voce “rilevato che”, al quinto periodo, dopo il punto 3, il seguente punto 4:
    4. “Salvaguardare e promuovere la creazione di spazi collettivi comuni per fini sociali, sportivi e culturali”.
    

11. Emendamento
     Nella parte narrativa delle premesse, a pag. 5, cassare gli ultimi tre periodi dalle parole “In conclusione” alle parole “previa espropriazione”.

12. Emendamento
Sostituire il secondo comma del deliberato, dalle parole “stabilire” alla parola “privata”, con i seguenti periodi:
– “Privilegiare il recupero edilizio degli immobili del centro storico e degli immobili in stato di abbandono e/o dismessi delle aree periferiche e delle borgate, promuovendo nuove strategie per l’intervento pubblico privato per tale recupero prima di procedere con nuova edilizia.
– “Subordinare gli interventi in aree destrutturate, limitrofe alla città urbanizzata e nelle aree di borgata al preventivo recupero del patrimonio edilizio esistente”.
– “Escludere la localizzazione degli interventi edilizi del redigendo piano di settore e del PEEP in aree di verde agricolo in aree di verde attrezzato, e nelle aree destinate a parchi”.
– “Adottare criteri di sostenibilità edilizia e urbana idonei ad affrontare la crisi energetica, idrica di materie prime , di comunicazione, di spostamenti, di inquinamento, assicurane la creazione dei relativi servizi, indirizzando le risorse pubbliche verso la riqualificazione e la dotazione di servizi per le periferie e per le borgate.
– “Salvaguardare e promuovere la creazione di spazi collettivi comuni per fini sociali, sportivi e culturali”.

Palermo, 14 aprile 2009

LE CONSIGLIERE

Nadia Spallitta                                                                     Antonella Monastra                                                                               

Emendamenti alla PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: Presa d’atto degli studi sulle esigenze residenziali della città ed approvazione di indirizzi, criteri e direttive da seguire nella redazione del PEEP.

 
 
13. Emendamento

Inserire nella parte narrativa a pag. 8 e nella parte deliberativa a pag. 9, dopo l’ultimo periodo, i seguenti periodi:
“Gli interventi di edificazione necessari per l’edificazione delle abitazioni e dei relativi servizi non dovranno coinvolgere:
-le aree nelle quali il vigente PRG prevede la realizzazione di giardini pubblici (ZTO: V1, V3, V4 o F4) o verde attrezzato allo sport (ZTO: V2 e V5);
-le aree sottoposte a vincolo paesaggistico previste dalla Legge 431/85 (art. 1 punto “c”) per fiumi, torrenti e canali (per ragioni di sicurezza e per tutela ecologica e paesaggistica); la medesima fascia di tutela dovrà essere rispettata anche in presenza di edifici di valore storico-architettonico (ville, bagli, torri, etc.) e delle relative pertinenze di pregio. Queste aree di salvaguardia dovranno essere destinate a verde pubblico (ZTO: V1, V3, V4 o F4, a seconda delle dimensioni).
-le aree di pertinenza dell’ex tenuta borbonica di Boccadifalco o ad esse limitrofe e contigue (anche se intervallate da viabilità pubblica o privata) che sono di importanza strategica per la tutela delle acque e per la costituzione di un corridoio ecologico Nord-Sud;
-similare attenzione dovrà essere adottata in presenza di superfici sottoposte ad altri vincoli (archeologico, idrogeologico, etc.)”.

14. Emendamento
Inserire nella parte narrativa a pag. 8 e nella parte deliberativa a pag. 9,   dopo l’ultimo periodo, i seguenti periodi:
“In presenza di manufatti di interesse storico architettonico, in prossimità o in vicinanza di aree per le quali è prevista una nuova edificazione, dovranno essere mantenute altezze non superiori alle tre elevazioni per gli immobili da edificare nella fascia più vicina a tali edifici. Questi edifici storici, ove necessario, dovranno essere sottoposti a restauro e le aree di pertinenza a giardino pubblico, opere da realizzarsi come urbanizzazione primaria e secondaria e con oneri a carico del soggetto che andrà realizzare gli interventi di edificazione. Il soggetto realizzatore potrà essere pubblico o privato ma in entrambe i casi i criteri di scelta delle aree e le modalità e caratteristiche degli interventi dovranno essere decisi e controllati dal soggetto pubblico.”

15. Emendamento
Inserire nella parte narrativa a pag. 8, dopo la parola “esistente“, e nella parte deliberativa a pag. 9, dopo la parola “esistente”, i seguenti periodi:
– “Nell’individuazione delle aree ci si dovrà attenere alla riduzione del consumo del suolo così come  indicato nello “schema di sviluppo dello Spazio europeo” ed in considerazione di quanto rilevato anche dal progetto Murbandy/Moland (redatto, nel 2002, per conto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente – EEA), che ha evidenziato come a Palermo l’incremento di superficie di suolo urbanizzato registrato nel periodo tra il 1950 ed il 1990 (anno al quale, peraltro, risalgono i valori demografici ai quali fa riferimento la proposta di PEEP) si è attestato sul valore del 211%.
– In Germania, ed in Inghilterra, il tema della tutela del suolo e del contenimento del consumo dei suoli di pregio è fortemente sentito: in Germania l’obiettivo politico prefissato è quello di raggiungere entro il 2020 un consumo di suolo pari a 30 ettari al giorno, equivalenti ad 1,3 mq/anno per abitante, situazione che è già realtà operante in Inghilterra, laddove l’obiettivo di ricavare almeno il 60% delle aree necessarie alle nuove opere all’interno delle aree urbanizzate, che era stato prefissato per il 2008, è stato raggiunto già nel 1999.
– A tal fine nella scelta delle aree dovrà essere privilegiata la localizzazione in zone già sottoposte ad urbanizzazione con alta concentrazione di abusivismo edilizio che, oltre ad aver degradato la città, le ha sottratto territorio utile ad uno sviluppo razionale ed omogeneo: essendo queste zone vicine ad aree già urbanizzate, l’obiettivo dovrà essere quello di riqualificazione urbanistica da realizzare attraverso interventi per la riedificazione e realizzazione di servizi”.

16. Emendamento
Inserire nella parte narrativa a pag. 8 e nella parte deliberativa a pag. 9, dopo  l’ultimo periodo, i seguenti periodi:
– “Nella localizzazione sul territorio dei nuovi ambiti di edificazione e nella configurazione spaziale degli stessi dovrà essere mantenuto il criterio del mantenimento, o della creazione ex novo, di corridoi ecologici tra il territorio non urbanizzato e quello di vecchia e nuova urbanizzazione: evitando la formazione di tessuti compatti che dilagano sul territorio e puntando in alternativa alla realizzazione di urbanizzazioni isolate tra loro da cinture verdi (le green belt inglesi), con funzioni sia di verde pubblico sia di qualità ecologica, secondo quanto auspicato anche dallo Schema di Sviluppo della Spazio Europeo, redatto a cura dell’Unione Europea. La configurazione dell’edificato dovrà quindi essere frammentata da aree verdi alberate prive di soluzione di continuità che evitino l’edificazione e l’impermeabilizzazione continua del suolo e permettano l’incunearsi di territorio non urbanizzato all’interno della città, portando all’interno di quest’ultima brani di verde, campagna e natura, ai quali attribuire funzioni di verde pubblico a servizio delle aree di esistente o programmata urbanizzazione”.

17. Emendamento
Inserire nella parte narrativa a pag. 8 e nella parte deliberativa a pag. 9, dopo l’ultimo periodo,  i seguenti periodi:
“Nella realizzazione degli edifici dovranno essere adottate le migliori tecnologie e le modalità di risparmio energetico ed idrico disponibili, già presenti ed utilizzate sia in Italia (p.e. Bolzano e Trento) che in Europa, così da porre anche Palermo in una posizione di avanguardia su queste tematiche e spingere le nostre imprese edili ad innovare le loro attività diventando maggiormente competitive con le altre imprese europee e rimanendo coerenti con quanto previsto ed indicato dalle Direttive comunitarie “Dir. 2002/49/CE, Dir. 2002/91/CE, Dir. 2006/32/CE”, dalla Decisione del Consiglio Europeo “Dec.2001/1411/CE” e dalla Comunicazione della Commissione Europea “Com.2004/60/CE”.
A tal fine il bando dovrà contenere precise indicazioni per garantire il risparmio ed il riutilizzo idrico ed il risparmio e la produzione energetica da fonti rinnovabili e dovrà essere dato mandato agli uffici per la revisione del regolamento edilizio per fondarlo su criteri di basso impatto ambientale, risparmio energetico ed idrico e produzione energetica da fonti rinnovabili, da applicare anche all’edilizia prevista dal PEEP.”

18. Emendamento

Inserire nella parte narrativa a pag. 8 e nella parte deliberativa a pag.9, dopo l’ultimo periodo, i seguenti periodi:  
– “Al fine di un ordinato e sostenibile sviluppo urbano sotto il profilo della mobilità dei cittadini, in caso di interventi di edificazione concentrati su aree circoscritte, configurabili come nuovi quartieri o rioni della città, dovrà essere previsto, ove non esistente, un adeguato sistema di trasporto di massa a servizio della stessa, finalizzato ad evitare l’incremento del livello di traffico automobilistico ed in conseguente inquinamento.
– Con le medesime finalità di mobilità ambientalmente sostenibile e così come previsto anche dalla legge 366/99 e dal relativo regolamento 577/99, tutti i nuovi assi stradali previsti dagli interventi, dovranno essere provvisti di piste ciclabili, per consentire, tra l’altro, un agevole e sicuro spostamento casa-scuola-servizi di tutti gli utenti (genitori, alunni e semplici cittadini)”.
19. Emendamento
Inserire nella parte narrativa a pag. 8 e nella parte deliberativa di pag. 9, dopo l’ultimo periodo,  il seguente periodo:
“Nella scelta delle aree e nell’iter di approvazione del PEEP dovrà applicarsi quanto previsto dalla direttiva 2001/42/CE sulla valutazione ambientale strategica”.

20. Emendamento

Dopo l’ultimo comma nella parte narrativa e dopo l’ultimo comma nella parte deliberativa inserire il seguente periodo:
-“Visto il decremento della popolazione attestato dal confronto fra i dati ISTAT del 1991 e quelli del 2008, quantificabile in almeno 35.383 abitanti, il fabbisogno abitativo di cui all’art.3. della L.167/1962 dovrà essere accertato con uno studio adeguato al censimento 2001 che tenga conto anche del successivo decremento della popolazione come attestato dall’ISTAT”.

Palermo, 15 aprile 2009

I CONSIGLIERI

 

Nadia Spallitta                        Maurizio Pellegrino                          Antonella Monastra                                                                                

 



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