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mercoledì, 15 maggio 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

ISTANZA DI RIMOZIONE DEL SINDACO

Pubblichiamo i 26 punti oggetto dell’istanza di rimozione del sindaco , redatti dal consigliere Nadia Spallitta  e presentati  al Presidente della Regione nell’ ottobre del 2009 dal gruppo Un’Altra Storia.

 
 
ISTANZA DI RIMOZIONE DEL SINDACO
1. Mancata adozione del PUT- Piano Urbano del traffico-, obbligatorio dal 1992, in violazione dell’art. 36 del D.Lvo 285/1992

2. Adozione della Ordinanza Sindacale n° 36 del 18/02/2008 istitutiva delle ZTL in violazione di legge
3. Adozione in violazione di legge della deliberazione di G.M. n° 131 del 08/05/2006 di aumento dell’aliquota TARSU per l’anno 2006 (e seguenti)
4. Adozione di numerosi incarichi (oltre 200) a titolo oneroso di consulenza esterna, a vario titolo conferiti con probabile violazione di legge
5. Adozione di deliberazioni relative al piano di comunicazione e di esternalizzazione di servizi con probabile violazione di legge
6. Violazione art. 68 OREL e presentazione al C.C. di numerose proposte di deliberazione in materia urbanistica restituite dallo stesso Consiglio Comunale agli uffici per violazione di legge

7. Disapplicazione nella predisposizione degli atti contabili e nell’assunzione delle spese delle raccomandazioni della Corte dei Conti giuste note nn. 44/2008 CORT e 20/2009 PRSP
8. Violazione dell’art. 14 della L.R. 7/1992 e mancata presentazione della relazione annuale per gli anni 2008-2009
9. Contestata violazione in materia di norme di prevenzione per inquinamento acustico ed ambientale che hanno determinato l’apertura di un procedimento penale per mancata predisposizione del piano di zonizzazione ambientale ai sensi della L. 447/1995
10. Irregolare utilizzazione di personale GESIP

11. Possibile dichiarazione di fallimento dell’AMIA, con conseguenti problemi di ordine pubblico da collegare alle reiterate inosservanze di raccomandazioni e note della Corte dei Conti nonché agli atti di indirizzo, mozioni ed ordini del giorno, approvati dal Consiglio Comunale, anche allegati ai bilanci di previsione 2007/2008/2009 (si riscontra, da parte del Sindaco, la violazione dell’art. 68, n. 6 dell’ORELL che impone al Sindaco di dare esecuzione alle deliberazioni del Consiglio Comunale

12. Reiterata violazione del diritto all’alloggio con i conseguenti problemi di ordine pubblico ed invio di un esposto del Partito Democratico alla Procura della Repubblica di Palermo (secondo notizie di stampa) per l’irregolare assegnazione di containers in lamiera alle famiglie senza tetto

13. Probabile irregolare utilizzo del fondo di riserva in violazione delle disposizioni di cui al D.Lvo 267/200 -anche per attività pubblicitarie-

14. Irregolare nomina di dirigenti esterni, in presenza di ben oltre dirigenti interni e quindi in assenza dei presupposti di legge di cui all’art. 13 della L.R. 7/1992 e ss.mm.ii.

15. Reiterata violazione degli atti di indirizzo del Consiglio comunale- si veda materia AMAP- Deliberazione G.M. n. 212 del 30/09/2009- ed usurpazione delle competenze del Consiglio comunale da parte della Giunta (si veda in materia di aumento TARSU). Si riscontra, da parte del Sindaco, la violazione dell’art. 68, n. 6 dell’ORELLL che impone al Sindaco di dare esecuzione alle deliberazioni del Consiglio Comunale

16. Mancata attuazione delle azioni previste e finanziate dalla L. 328/2000 in materia di servizi socio-sanitari con conseguente mancata erogazione o pagamento di servizi essenziali

17. Violazione dei contratti di servizio approvati dal Consiglio Comunale- si veda aumento tariffe AMAT deliberato con atto di Giunta (si riscontra, da parte del Sindaco, la violazione dell’art. 68, n. 6 dell’ORELL, che impone al Sindaco di dare esecuzione alle deliberazioni del Consiglio Comunale

18. Ritardi nella demolizione di opere abusive e violazione degli artt. 68 e 69 ORELL, della L.48/1991 e ss.mm.ii., della L. 7/1992, della L.R. 26/1993, nonché della L.R. 37/1985 e ss.mm.ii

19. Omessa riscossione indennità di occupazione di immobili comunali (o confiscati) abusivamente occupati (si veda Pizzo Sella

20. Mancata attuazione delle previsioni di legge in materia di protezione civile

21. Violazione di legge in materia igienico sanitaria anche connesse con la reiterata sospensione dei servizi di raccolta rifiuti con conseguenti ricadute sul territorio in materia di igiene ambientale
22. Violazione di legge in materia di sicurezza degli impianti, degli edifici pubblici e delle scuole, mancata applicazione del D.lgs 626/1990 ess.mm.ii

23. Violazione di legge in materia di abbattimento delle barriere architettoniche

24. (In violazione dell’ORELL e della L.R. 48/1991, 7/1992, 26/1993 e dell’art. 46 dello Statuto del Comune di Palermo, risultano inevase, nonostante i reiterati solleciti, n. 116 interrogazioni con risposta scritta, presentate dal 2007 dai Consiglieri comunali. I tempi previsti dalla normativa vigente in tema di disciplina degli atti ispettivi dei Consiglieri comunali (30 gg.) sono inutilmente trascorsi senza che il Sindaco del comune di Palermo abbia risposto. Il Sindaco, pertanto, ha ripetutamente violato gli obblighi sanciti dalla normativa vigente a garanzia della funzione ispettiva e di controllo istituzionalmente attribuita ai Consiglieri comunali. Che la violazione di tale previsione determina grave violazione di legge ai fini della rimozione, ai sensi dell’art. 27 dell L.R. 7/1992 e ss.mm.ii.

25. Che il Sindaco è tenuto, ai sensi del comma 9 dell’art. 12 della L.R. 7/1992 e ss.mm.ii., entro sette giorni, a fornire le ragioni circostanziate che hanno portato alla revoca dei componenti della Giunta. Che il Sindaco ha disatteso la predetta disposizione. Che la violazione di tale previsione determina grave violazione di legge ai fini della rimozione, ai sensi dell’art. 27 della L.R. 7/1992 e ss.mm.ii.

26. Che in Sindaco è tenuto, ai sensi dell’art. 17 della L.R. 7/1992 e ss.mm.ii. a presentare ogni sei mesi una relazione scritta al Consiglio comunale sullo stato di attuazione dei programmi e dell’attività svolta. Che il Sindaco ha disatteso la predetta disposizione. Che la violazione di tale previsione determina grave violazione di legge ai fini della rimozione, ai sensi dell’art. 27 della L.R. 7/1992 e ss.mm.ii




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