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sabato, 27 luglio 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Giungla gazebo, solo 54 in regola. Al lumicino i controlli dei vigili.

Tutta la città è piena zeppa di gazebo. Ma quelli regolarmente autorizzati sono 54. Il resto andrebbe smontato, rottamato, buttati via. Tavolini, ombrelloni e sedie sono sparsi su tutti i marciapiedi di Palermo. Ma da questa occupazione temporanea di suolo pubblico il Comune ricava la miseria di 14.863 euro. E ancora, su 752 controlli in tre anni effettuati dal corpo di polizia municipale, è stata rilevata <<un’evasione di suolo pubblico>>, cioè di tasse non pagate, per complessivi  4.223 metri quadrati. Nonostante ciò, sono stati <<emessi>> 13 avvisi di accertamento (sanzioni, cioè) nel 2007, 10 nel 2008, 13 nel 2009.
Per multe complessive pari a 89 mila euro. Dati che si ricavano dalla risposta che gli uffici di Palazzo delle Aquile hanno dato a un’interrogazione della consigliera di Un’Altra Storia, Nadia Spallitta (Sel). E dai quali emergono alcune notizie che correggono sostanzialmente quelle che nel corso di questi mesi (con il nuovo regolamento sugli spazi di ristoro perennemente all’ordine del giorno del Consiglio) sono state diffuse. E cioè che in città ci sarebbero << poco più di 100 gazebo autorizzati>>. No, sono meno della metà. E precisamente 21 concessi nel 2007, 15 nel 2008, 13 nel 2009 e 5 l’anno scorso, come scrivono il dirigente del servizio Attività produttive Vincenzo Tantillo, e l’assessore al ramo Felice Bruscia. <<Credo sia indispensabile – dice Nadia Spallitta – approvare in tempi brevissimi un vero regolamento sull’occupazione di suolo pubblico quanto più possibile chiaro e trasparente. Che però non rappresenti una sanatoria delle irregolarità fino ad ora commesse e che garantisca imparzialità e parità di trattamento>>. Infine la Spallitta annuncia : << Trasmetterò alla Corte dei conti la risposta all’interrogazione perché accerti se nella mancata erogazione di sanzioni pecuniarie per le occupazioni abusive possa riscontrarsi un danno all’erario>>. In effetti, uno dei punti dolenti della relazione dei revisori dei conti del bilancio consuntivo riguardava proprio l’esiguità delle entrate tributarie dei servizi a domanda individuale e della Tosap. <<Io posso rispondere delle situazioni regolari – spiega Felice Bruscia – . Non di chi dovrebbe fare i controlli. Stiamo anche lavorando a una serie di sanzioni accessorie per avere un deterrente più forte, come la chiusura dell’esercizio commerciale. Certo, il regolamento metterebbe ordine e darebbe la possibilità di mettersi in regola. Altro dato significativo che emerge dal carteggio con la Spallitta, riguarda i controlli dei vigili. Nel 2009 sono stati effettuate 451 ispezioni: 146 erano sforniti di autorizzazione alla somministrazione (dunque completamente fuori legge), 97 sforniti di suolo pubblico per un’evasione di 2.360 metri quadrati. L’anno successivo i controlli sono stati 220, più che dimezzati. Il crollo avviene quest’anno. Sino al giugno sono stati effettuati solo 81 controlli: 15 esercenti erano sprovvisti di qualsiasi autorizzazione, 31 di suolo pubblico. Se ne ricava che solo 35 erano in regola con gli obblighi di legge.



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