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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Giornale di Sicilia | Amat “fuori servizio”

Giornale di Sicilia 13 aprile 2016

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Ieri mattina un’assemblea sindacale a volume sostenuto. Oggi lo sciopero dei mezzi Amat, bus e tram, proclamato da Cobas e Ugl dalle 9.30 alle 17.30. «Vogliamo denunciare le ricadute negative che la bocciatura delle Ztl da parte del Tar potrebbe avere sulla fa sedi avvio del Tram e sul bilancio dell’azienda – ribadiscono il segretario regionale dei Cobas lavoro privato, Antonino La Barbera e il segretario provinciale Ugl-autoferrotranvieri, Corrado Di Maria -. La riduzione dei turni di lavoro a due sole fasce orarie, poi, ha avuto pesanti conseguenze sull’efficienza del servizio. Per questo, se non avremo risposte concrete dai vertici dell’azienda, siamo pronti a bloccare il trasporto per 24 ore».

L’Amat fa i conti con i debiti, politica e sindacati fanno i conti all’Amat. Spulciando fra le righe del budget 2016 della municipalizzata, ovvero le previsioni di spesa per l’anno in corso, si tirano le somme: l’azienda ha messo in conto 12 milioni per servizi appaltati all’esterno. Soldi che – secondo la consigliera del Pd, Nadia Spallitta, componente della commissione per le municipalizzate, «potrebbero essere abbattuti del 60%, puntando sul personale e le risorse interne». Cobas e Ugl tirano in ballo la gestione dell’officina interna, 200 addetti. «Proprio a gennaio – spiega La Barbera – è stato affidato un appalto quadriennale da 5.200.000 euro per la manutenzione e la riparazione di 28 vetture. Soldi che si potevano risparmiare: bastava acquistare i pezzi di ricambio». Intanto, la previsione per la manutenzione dei bus a metano e a gasolio, secondo il regime di affidamento esterno del full service, è di 2.700.000 euro solo per il 2016.

«L’esternalizzazione ad oltranza comporta sprechi grandi e piccoli – sottolinea Spallitta – dagli 80mila euro per la pulizia dei locali ai 200mila per consulenze». C’è poi la questione del lavaggio dei mezzi all’esterno, che vale, per il 2016, 540mila euro. Altra questione è quella del rifornimento del metano, che alimenta circa 80 vetture su un totale di 220. In via Roccazzo c’è un distributore interno, ma risulta insufficiente. Quindi si prevede di spendere 1.500.000 euro per il servizio esternalizzato «con aggravio dei costi per gli spostamenti – commenta la presidente della III commissione consiliare, Luisa La Colla – e con la perdita di tempo, sottratto agli utenti». Il servizio di rimozione poi, costa in previsione oltre 1 milione di euro: di questi solo 511mila servono a pagare il personale interno addetto, «l’altra metà – prosegue La Colla – va ad una ditta esterna per il noleggio dei mezzi adatti a prelevare i veicoli più grandi». C’è di più. «L’Amat non ha bisogno di 30 milioni di euro – dice La Colla – ne bastano 16. Il calcolo è stato fatto sulle previsioni dei ricavi con le Ztl, quindi denuncia in partenza la mala fede dell’Amministrazione. In sede di approvazione del bilancio abbiamo presentato diversi emendamenti, tutti bocciati, che suggerivano di risanare l’ azienda con altre fonti di spesa, che non gravassero sul portafogli dei cittadini. Una su tutte: l’esecuzione dei condoni che giacciono inevasi nei cassetti dell’ufficio competente, e che porterebbero introiti per 80 milioni di euro».

Replicano i vertici della municipalizzata: «L’impianto a metano sta per essere installato – dice il presidente Antonio Gristina – I tempi sono brevi, l’Amg ha già proceduto con la gara d’appalto. E comunque molte delle voci inserite nel budget sono state superate. Per il lavaggio di vetture e locali, per esempio, stanno gradualmente subentrando le municipalizzate competenti, già i tram sono appannaggio della Reset. E questa voce di spesa è compresa nei 540 mila segnalati. Tutto è stato fatto con la massima trasparenza, e l’affido esterno si è reso necessario lì dove non c’erano mezzi e risorse interne. Nessuno scandalo e nessuno spreco». Intanto Comune e dalla stessa Amat fanno sapere che nel primo trimestre dell’anno i ricavi dalla vendita dei biglietti per bus e tram sono aumentati per 233 mila euro, con il primato registrato a marzo di 462 mila titoli acquistati e un incremento degli abbonamenti del 17%. Crescono da febbraio a marzo anche le obliterazioni a bordo del tram e i chilometri percorsi, mentre scendono di sei punti percentuale, da gennaio a marzo, le corse saltate. «Lo stato di salute dell’Amat non è così grave come sembra – mette le mani avanti il sindaco – invece di creare allarmismi, lavoriamo tutti insieme per migliorare il servizio».




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