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giovedì, 05 dicembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

ESPOSTO Al COMITATO di VIGILANZA per le RISORSE IDRICHE

Pubblichiamo il testo dell’esposto al Comitato di Vigilanza per le Risorse Idriche contro la privatizzazione dell’acqua e contro l’aumento delle tariffe, che il nostro gruppo Un’Altra Storia ha sottoscritto e presentato unitamente al Comitato Liberacqua e al consigliere della Provincia di Palermo ,Antonio Marotta.
 
 
Al COMITATO di  VIGILANZA
per le RISORSE IDRICHE

ESPOSTO

I  sottoelencati Cittadini firmatari:
 
ESPONGONO QUANTO SEGUE
PIANO D’AMBITO
– La Conferenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia di Palermo, nella seduta del 12 dicembre 2002, ha approvato il Piano d’Ambito che costituisce il piano degli investimenti dell’ATO 1 – Palermo.
Tale piano è stato redatto sulla scorta delle ricognizioni delle strutture esistenti eseguite dalla SOGESID SPA.
Il Piano d’Ambito costituisce quindi il piano di riferimento rispetto al quale è stata determinata la tariffa del S.I.I. ed il suo andamento nell’arco temporale dell’affidamento trentennale.

– il Prof. Ing. Mario Rosario Mazzola, con Decreto del Presidente della Regione Siciliana n° 1205 del 16 agosto 2005 e successive proroghe, è stato nominato Commissario ad acta con il compito di provvedere, in sostituzione della Conferenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia di Palermo, all’ affidamento del servizio idrico integrato dell’ATO 1 – Palermo.
Il Commissario ad acta ha adottato la deliberazione n. 1 del 28 dicembre 2005 relativa all’organizzazione del Servizio Idrico Integrato, ex articolo 9 della legge 36/94, che prevede:
1) Approvazione Piano d’Ambito con relativo Addendum;
2) Convenzione di Gestione e Disciplinare Tecnico;
Questi atti approvati travalicano i limiti dell’incarico ricevuto che assegnava al Commissario "il compito di provvedere, in via sostitutiva della Conferenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia di Palermo, al compimento delle procedure per l’affidamento del S.I.I. entro i successivi 90 giorni".
Tutti gli atti citati non sono stati sottoposti all’approvazione dei Consigli Comunali dei Comuni della Provincia di Palermo che costituiscono l’A.T.O. 1, contravvenendo all’articolo 16, comma 2, del Decreto del Presidente della Regione Sicilia n° 209 del 7 agosto 2001.
Il Commissario ad acta ha ritenuto di modificare il piano d’ambito redigendo una revisione (ADDENDUM AL PIANO D’AMBITO) in modo da potere effettuare delle simulazioni sull’andamento tariffario; inoltre sono stati aggiornati i mutui in carico ai Comuni che sono stati inseriti nel canone annuo che il Gestore deve corrispondere all’AATO; ed ancora è stato modificato il profilo degli investimenti nei primi anni in modo da adeguarli all ‘APQ-R. I. (Accordo di Programma Quadro sulle Risorse Idriche), e sono stati modificati gli andamenti dei volumi venduti nei primi tre anni. Viene specificato che, all’interno del territorio dell’ATO 1 Palermo, esistono tre società che espletano la funzione di "grossista" d’acqua fornita al Gestore; per questi tre "grossisti" vengono individuati i prezzi di fornitura dell’acqua.
1) SICILACQUE S.P.A.: Prezzo acqua 0,568 €/mc;
2) Sorgenti Presidiana S.r.l.: Prezzo dell’acqua 0,42 €/mc;
3) A.M.A.P. S.P.A.: Prezzo dell’acqua 0,22 €/mc;
Alla fine di tutte le simulazioni, effettuate su previsioni di incremento di consumi, viene determinata la tariffa unica da applicare nell’intero ATO.
Da evidenziare che il canone annuo corrisposto dal Gestore all’AATO per le spese di funzionamento e per i mutui in essere risulta essere una delle componenti tariffarie.
– Il nuovo schema di Convenzione di Gestione fissa nuove regole sul controllo del Gestore, sul trasferimento personale dagli Enti Locali al Gestore, sui tempi di revisione tariffaria, sul canone di concessione, sulle sub concessioni, sull’importo della cauzione, sulla sanzione risolutoria, sulla forza maggiore e sul contenzioso; tale atto è stato approvato in deroga dell’articolo 16 della convenzione di cooperazione già approvata da tutti i Comuni e che prevede espressamente al punto 2 che "gli Enti Locali convenzionati si impegnano ad approvare nei rispettivi Consigli Comunali la convenzione per la gestione del servizio idrico integrato…".
Inopportunamente ed in contrapposizione, il Commissario, nel predisporre la Convenzione di Gestione, ha previsto all’art. 1 che gli Enti Locali delegassero il Presidente della Provincia ad "agire in nome e per conto degli stessi, limitatamente alla stipula della Convenzione", non certamente alla sua approvazione, che invece rimaneva materia dei predetti consigli comunali.
         Le modifiche introdotte dal Commissario ad acta, Prof. Mario Rosario Mazzola, nella
         convenzione sono tutte a favore del gestore.
Questa è una delle ragioni per le quali i Comuni di Caltavuturo, Altofonte, Sclafani Bagni, Giuliana, Contessa Entellina, Scillato, Petralia Sottana, Gratteri, Collesano e Geraci Siculo, Campofelice di Roccella hanno dato vita al ricorso al TAR Sicilia.
IL COMMISSARIO AD ACTA ED IL CONFLITTO D’INTERESSE 
– Il Prof. Ing. Mario Rosario Mazzola, contestualmente all’incarico di Commissario ad acta per l’attuazione dell’affidamento del S.I.I., ricopriva anche l’incarico di consigliere d’amministrazione nella Società Genova Acque S.P.A., dal quale si è dimesso in data 14 febbraio 2006. Si precisa che la Società Genova Acque S.P.A. era una delle società mandanti del raggruppamento che ha presentato l’unica offerta. Dal 14 novembre 2005 lo stesso ha fatto parte del consiglio di Amministrazione dell’Acquedotto Nicolay S.P.A. che è la società nella quale è confluita Genova Acque S.P.A.; la nuova società venuta fuori dalla fusione è la Mediterranea Acque S.p.A. del cui consiglio di Amministrazione fa sempre parte il suddetto.
La Mediterranea Acque SPA è subentrata alla Genova Acque SPA nell’ATI assegnataria della gestione del SII (poi trasformata in APS SPA).
– Nella stessa data il commissario ad acta ha adottato la deliberazione n. 2 del 28 dicembre 2005 relativa alla "Scelta del sistema di affidamento e approvazione del bando di gara per la gestione del Servizio Idrico Integrato".
L’approvazione di tali nuovi atti riveste notevole importanza perché riguardano sia gli aspetti tariffari che quelli organizzativi del S.I.I.; da evidenziare che, con il nuovo bando di gara, è richiesto il progetto preliminare delle opere ritenute prioritarie e la modifica della clausola di salvaguardia delle gestioni preesistenti del Comune di Palermo e del Comune di Cefalù.
Il Commissario ad acta ha scelto la gara per l’affidamento in concessione del S.I.I. esperita con il sistema dell’asta pubblica con offerta economicamente più vantaggiosa.
LA GARA
-Nel bando di gara è previsto che  dell’aggiudicazione avverrà anche in presenza di una sola offerta; ciò rende, nei fatti, praticamente impossibile la verifica della congruità dell’offerta stessa.
Dalla lettura del bando di gara sembrerebbe che tutto sia stato predisposto in modo tale che a presentare offerta fosse una associazione temporanea di imprese costituita da tre gruppi distinti di interesse:
– 1° Gruppo: imprese di gestione del S.I.I. che possano assicurare il requisito minimo del servizio ad un bacino di abitanti;
– 2° Gruppo: imprese di lavori aventi i requisiti tecnici per realizzare le opere previste nel Piano d’Ambito;
– 3° Gruppo: società di progettazione aventi i requisiti tecnici necessari per approntare i progetti esecutivi da realizzare.
L’unica offerta pervenuta è quella presentata da una associazione temporanea di imprese costituita da 3 imprese di gestione ( S.A.P. S.P.A., S.M.A.T. S.P.A. e Genova Acque S.P.A.), 4 imprese di lavori (Galva S.P.A., Conscoop Forlì, Giovanni Putignano e figli S.R.L. ed Edil Putignano S.R.L.), 2 società di ingegneria (SAI S.R.L. e DESA S.R.L.).
AMAP SPA
– L’A.M.A.P. S.P.A. (Azienda Municipalizzata Acquedotto di Palermo), nel corso di lunghi anni si è occupata, non solo, della gestione idrica della città di Palermo, ma anche della consegna di acqua potabile a quasi tutti i comuni costieri che vanno da Balestrate a Cefalù, oltre che a diversi altri comuni dell’entroterra provinciale. Dal 1999 al 2001 l’azienda municipalizzata è stata trasformata prima in azienda speciale e successivamente in società per azioni con capitale interamente pubblico di proprietà del Comune di Palermo.
A seguito della costituzione della società per azioni A.M.A.P. S.P.A. ed il Comune di Palermo hanno sottoscritto un contratto di servizio in cui è stabilito che la società gestirà il Servizio Idrico Integrato del Comune di Palermo fino al 19 ottobre 2021. Nella Conferenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia di Palermo del 13 marzo 2003 viene approvata la salvaguardia temporanea di A.M.A.P. S.P.A. per un periodo non inferiore a 3 anni e non superiore a 5 anni; nell’ADDENDUM al PIANO d’AMBITO il Commissario ad acta determina la salvaguardia di A.M.A.P. S.P.A. nella gestione del S.I.I. della città per un periodo di cinque anni. In questo periodo la Società continuerà a gestire gli impianti di approvvigionamento, adduzione e potabilizzazione costituiti dagli schemi idrici di Scillato, Rosamarina est-Imera, Presidiana, Jato-Madonna del Ponte, Scanzano, Rosamarina ovest-Risalaimi, Piana degli Albanesi-Gabriele, mentre gli invasi artificiali continueranno ad essere gestiti da E.S.A. (Rosamarina e Poma), da E.A.S. (Scanzano) e da Enel S.P.A. (Piana degli Albanesi). Al termine di tale periodo di salvaguardia, l’intera struttura idrica afferente la città di Palermo, dovrà passare in mano al nuovo gestore privato A.P.S. S.P.A.. Nel periodo di salvaguardia il Gestore deterrà il coordinamento della gestione del Servizio Idrico Integrato nella rimanente parte del territorio dell’A.T.O., mentre manterrà la responsabilità dell’attuazione del programma di interventi, strutturali e di manutenzione, previsti dal Piano d’Ambito su tutto il territorio dell’ambito. A.M.A.P. S.P.A., ai sensi dell’articolo 15 comma 2 della Legge 36/94, applicherà agli utenti la tariffa unica del Servizio Idrico Integrato dell’ATO 1 – Palermo. Tale tariffa verrà fatturata evidenziando la quota spettante ad A.M.A.P. S.P.A. e quella spettante al Gestore privato. A.M.A.P. S.P.A. dovrà utilizzare un soggetto terzo, scelto tramite gara, per il servizio di tesoreria e dovrà rilasciare specifica delega per la canalizzazione diretta al Gestore dell’aliquota di tariffa di propria competenza.
In questo periodo accadono alcuni eventi carenti di logica e spesso contraddittori che definire paradossali sembra veramente poco:
       – in fase di preparazione delle offerte, la Società A.M.A.P. S.P.A. aveva presentato 
       richiesta di proroga della scadenza dei termini; tale proroga non è stata concessa dal    
       Commissario ad acta Mazzola;
      – a distanza di poco meno di un anno la Conferenza dei Sindaci riconosce il periodo di  
      salvaguardia di A.M.A.P. S.P.A. fino al 2021. L’allungamento del periodo di salvaguardia è avvenuto dopo la presentazione dell’unica offerta e prima che fosse fatta l’aggiudicazione provvisoria. Di fatto si sono cambiati alcuni parametri della gara. Nel trascorrere dei mesi altri parametri posti a base di gara vengono modificati avallati dal silenzio della Conferenza dei Sindaci relativamente al piano di investimenti ed all’articolazione tariffaria rispetto a quanto indicato nell’offerta di APS SPA.
CENSURE DELLE AUTORITY
– La costituzione della società A.P.S. S.P.A., in seguito all’affidamento della gestione del S.I.I. all’ATI costituita da Società Azionaria per la condotta di Acque Potabili S.P.A. (S.A.P. S.P.A.), quale capogruppo mandataria, e mandanti la Società Genova Acque S.P.A., la Società Metropolitana Acque Torino S.P.A. (S.M.A.T. SPA), la Società Giovanni Putignano e Figli S.R.L. di Noci, la Società Edil Putignano S.R.L. di Noci, la Società Galva S.P.A di Pomezia, la ConsCoop di Forlì, lo Studio Applicazioni Idrauliche (Studio SAI) di Palermo e la DESA S.R.L. Società di ingegneria di Torino, è stata sottoposta alla richiesta di parere da parte dell’Autorità Garante del mercato e della concorrenza circa la possibilità di operazioni di concentrazione.
-Con Provvedimento n° 16712, assunto nell’adunanza del 12 aprile 2007, l’Autorità Garante per il Mercato e per la Concorrenza ha ritenuto che l’operazione comunicata non costituisce una concentrazione ai sensi dell’articolo 5 della legge n. 287/90 e delibera che non vi è luogo a provvedere.
La deliberazione è stata pubblicata sul Bollettino settimanale anno XVII n. 15 del 20 aprile 2007 della Autorità garante per il mercato e la concorrenza.
– Con segnalazione AS387 del 26 aprile 2007 l’Autorità garante per il mercato e la concorrenza ha censurato il comportamento seguito dall’ATO 1 Palermo circa le modalità seguite per l’individuazione del gestore del S.I.I. per:
1. mancata trasparenza,
2. mancata concorrenza,
3. modifica dell’oggetto della gara (allungamento della salvaguardia di AMAP SPA quale gestore del SII della sola città di Palermo),
4. posizione di conflitto di interessi del Commissario ad acta, Prof. Ing. Mario Rosario Mazzola (per l’intera durata dell’incarico di commissario ad acta, ha ricoperto la carica di consigliere di amministrazione di una delle società che poi ha partecipato all’ ATI risultata aggiudicataria della gestione del SII.
Il giudizio di censura si conclude con l’invito a sospendere in autotutela amministrativa tutto il processo di affidamento della gestione del servizio idrico integrato in modo da permettere un effettivo confronto concorrenziale, funzionale alla fornitura di servizi di qualità più elevata, evitando che le procedure di selezione ad evidenza pubblica diventino lo strumento per il perseguimento di obiettivi diversi rispetto a quello dell’efficiente gestione del servizio.
– La segnalazione AS387 è stata contestata nel merito dall’AATO dell’ATO 1 Palermo con la lettera protocollo n. 58441/9.5.2/1/2007 del 16 maggio 2007 avente per oggetto "Affidamento in concessione della gestione del servizio idrico integrato nell’ambito territoriale ottimale 1 Palermo – richiesta di rettifica e revisione della segnalazione AS387 del 26.04.2007 dell”Autorità garante della concorrenza e del mercato pubblicata sul bollettino dell’A.G.C.M. n. 15 del 30.04.2007". In tale nota l’Assessore delegato (Raffaele Loddo) afferma che, considerato il parere espresso dall’AGCM nell’adunanza del 12 aprile 2007 circa il fatto che l’associazione di imprese (costituente A.P.S. S.P.A.) non costituisce concentrazione, il Garante deve ritirare il giudizio di censura.
Come risulta evidente dalla lettura completa della nota l’Assessore ha volutamente ignorato la circostanza che i due pareri espressi sono relativi a due diversi episodi che hanno caratterizzato l’iter procedurale di affidamento della gara. In questo modo si è cercato di sminuire l’importanza del parere di censura e di sviare l’opinione pubblica non a conoscenza dei fatti specifici.
– L’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture con deliberato n° 239 dell’11 ottobre 2007, depositato in data 25 ottobre 2007, evidenzia quanto segue:
1) rileva nella coincidenza, in capo ad un medesimo soggetto, della funzione di Commissario ad acta della "Conferenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia"e della qualifica di Consigliere di amministrazione di una delle società che hanno partecipato alla gara, un contrasto con i principi di imparzialità e buon andamento di cui all’articolo 97 della Costituzione sanciti anche dall’articolo 2 del D. LGS. N. 163 /2006 (conflitto di interessi);
2) ritiene la procedura seguita non rispettosa dei principi della concorrenza, trasparenza e coerenza dell’azione amministrativa relativamente alla sottrazione, al contratto oggetto della gara, della gestione del servizio idrico integrato nel territorio del comune di Palermo (salvaguardia di AMAP SPA);
3) ribadisce le osservazioni e le raccomandazioni già formulate, unitamente all’Autorità garante della concorrenza e del mercato con atto di segnalazione n. AS336 del 22 marzo 2006 al fine di garantire una più ampia concorrenza nel settore, relativamente alla circostanza che il bando di gara preveda anche la possibilità per il gestore di eseguire direttamente una consistente parte di lavori connessi alla gestione del S.I.I. (da cui la struttura dell’ATI costituita da gestori, costruttori e progettisti);
4) manda al Responsabile del procedimento, per le valutazioni di competenza, ai fini del procedimento di riesame ed alla stregua delle indicazioni rilevate. Tali valutazioni dovranno essere comunicate entro il termine di quarantacinque giorni dalla data di ricevimento della deliberazione.
La deliberazione è stata inviata agli Esponenti, alla Stazione appaltante, alla Presidenza ed all’Assessorato dei Lavori Pubblici della Regione Siciliana.
LA TARIFFA
– Con l’Addendum al Piano d’Ambito la tariffa da applicare su tutto l’ATO 1 Palermo è stata determinata pari ad 1,30 €/mc , esclusa IVA, per arrivare, al 6° anno di gestione, al valore massimo di 1,44 €/mc , sempre esclusa IVA.
Nella Conferenza dei Sindaci del 26 novembre 2007 Acque Potabili Siciliane S.P.A. ha proposto una ipotesi di articolazione tariffaria e la Carta del Servizio Idrico Integrato da sottoporre ad approvazione.
Né la tariffa né la carta dei servizi sono state approvate.
– Dopo l’iniziale proposta Acque Potabili Siciliane S.P.A., nel mese di febbraio 2008, ha inoltrato alle Amministrazioni Comunale una nuova proposta di Tariffa del S.I.I.
– l’articolazione tariffaria è stata approvata dalla Conferenza dei Sindaci nella seduta del 05 novembre 2008.
IL PIANO D’INVESTIMENTI
– il piano d’investimenti dell’ATO 1 Palermo ha subito diverse modifiche :
– 12 dicembre 2002: la Conferenza dei Sindaci approva il Piano d’Ambito, redatto dalla SOGESID S.P.A., dove era stato preventivato un investimento di 1.261 milioni di euro nell’arco dei 30 anni di gestione;
– 28 febbraio 2006: presentazione dell’unica offerta. L’importo degli investimenti, sempre nell’arco di 30 anni, risulta pari ad € 843.000.000.
– 14 giugno 2007: sottoscrizione del contratto tra il Presidente dell’Autorità d’Ambito e la Acque Potabili Siciliane S.P.A.; viene specificato in questo che l’offerta presentata è pari a 843 milioni di euro di investimenti sempre per la gestione trentennale del S.I.I.
     L’importo preventivato nel Piano d’Ambito risulta ridimensionato di un terzo.
Subito dopo la sottoscrizione del contratto tra l’Autorità d’Ambito e la A.P.S. S.P.A., sul sito dell’ATO 1 Palermo, è stato reso noto un programma di investimenti da realizzare nel primo quinquennio di gestione (2007-2012) che prevedeva:
– interventi nel settore idro – potabile per un importo di € 113.311.000,00;
– interventi nel settore fognario e depurativo per un importo di € 166.408.900,00;
Inoltre è stato pubblicato un piano di interventi a breve termine (da avviare e rendicontare entro il 31 dicembre 2008), sia nel settore idro – potabile che nel fognario – depurativo, per la realizzazione di lavori per un importo complessivo di € 70.737.480,50.
Nel POR 2000-2006, la Regione Sicilia ha ottenuto finanziamenti comunitari per le infrastrutture idriche per circa 1.061 milioni di euro; di questi ben 211 milioni di euro sono destinati all’ATO 1 Palermo a copertura parziale degli investimenti previsti nel periodo (2003-2006 da rendicontare entro il 31 dicembre del 2008), rimanendo il cofinanziamento (circa 69 milioni di euro) a carico della società di gestione.
– 26 novembre 2007: nella Conferenza dei Sindaci il piano di investimenti è stato cambiato. Il nuovo piano prevede:
– interventi da avviare entro il 31 dicembre 2008 per un importo di € 43.955.000,00 dei quali solo  € 9.765.000,00 per l’idro – potabile;
– interventi da avviare entro il 2010 per un importo di € 77.491.900,00 dei quali solo € 19.692.000,00 per l’idro – potabile.
Sembrerebbe che il Piano d’Ambito sia stato sovrastimato, la tariffa è stata calcolata presupponendo consumi sovrastimati che non hanno riscontro nella realtà di tutti i giorni e che sono contrari al principio dettato dalla Legge Galli (l’acqua deve essere salvaguardata, utilizzata e tutelata) e dal D. Leg.vo 152/99 (si deve favorire la riduzione dei consumi e l’eliminazione degli sprechi) e che la ricognizione e rilevazione delle opere esistenti è stata un ulteriore spreco di denaro pubblico (si deve necessariamente ricordare che il Piano d’Ambito è stato redatto da SOGESID SPA il cui Presidente all’epoca era il Prof. Mazzola).
Nello specifico dell’offerta rileviamo che, a fronte del ribasso sugli investimenti (33%) e ad una rivalutazione del “progetto conoscenza”, essa non prevede nessun miglioramento tariffario come può facilmente verificato confrontando i dati contenuti nell’Addendum e l’articolazione tariffaria proposta nel novembre 2007, non approvata, e relativa al primo anno di gestione.
SALVAGUARDIA AMAP SPA E COMPORTAMENTO DEL COMUNE DI PALERMO
 -La gara prevedeva che la salvaguardia di AMAP SPA dovesse essere regolata da un contratto di servizio sottoscritto tra l’AATO e l’AMAP SPA; si deduce da ciò che il rapporto tra AMAP SPA ed APS SPA avviene attraverso l’AATO.
Nel mese di ottobre 2007 i lavoratori di AMAP SPA denunciarono che il contratto che il Consiglio di Amministrazione di AMAP SPA stava ratificando era notevolmente diverso da quello approvato e messo a gara dal Commissario Mazzola; i lavoratori hanno evidenziato che le condizioni economiche che devono trovare applicazione per garantire la salvaguardia di AMAP non esistono. In particolare per quanto riguarda la tariffa per Palermo derivante da due componenti, una pari al corrispettivo per AMAP SPA e l’altra pari al corrispettivo per il Gestore, e sulla vendita di acqua all’ingrosso da parte di AMAP. Da specificare che i valori di seguito indicati sono riferiti al solo primo anno di gestione, sono rilevabili nell’Addendum al Piano d’Ambito ed hanno costituito elemento fondamentale dell’offerta di gara da parte di APS.
– la tariffa per Palermo è stata fissata pari ad € 1,30 al metro cubo per un consumo stimato di 48.000.000 di metri cubi;
– la parte pari ad € 1,19 al metro cubo costituisce il corrispettivo per AMAP SPA; 
– la parte pari ad € 0,11 al metro cubo va al Gestore come corrispettivo del “canone” e della “componente” di costo legata agli investimenti (ammortamento e remunerazione del capitale investito);
– il costo dell’acqua potabilizzata venduta all’ingrosso al Gestore è stato fissato pari ad € 0,22 al metro cubo per un consumo stimato di poco oltre 8.000.000 di metri cubi.
Il Consiglio Comunale di Palermo investito dalla problematica evidenziata dai lavoratori di AMAP SPA ha approvato la delibera n.° 415 del 21/11/2007 che fissa alcuni parametri fondamentali per la sopravvivenza di AMAP SPA nel periodo di salvaguardia.
Nel mese di giugno 2008, a distanza di circa 7 mesi e senza rispettare quanto deliberato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Palermo, il D.G. del Comune di Palermo, ing. Lo Cicero, ha tentato, con un colpo di mano, di imporre la sottoscrizione del contratto di servizio tra AMAP SPA e l’Autorità d’Ambito; infatti il Consiglio di Amministrazione di AMAP SPA si accinge a ratificare un contratto che risulta essere ancora peggiore di quello prospettato ad ottobre.
In particolare, facendo riferimento  agli stessi parametri indicati in precedenza, si verifica che:
– la tariffa per Palermo risulta pari ad € 1,34 per metro cubo sempre per lo stesso consumo;
– la parte costituente il corrispettivo di AMAP SPA diventa pari ad € 1,17 al metro cubo;
– la parte costituente il corrispettivo del Gestore diventa pari ad € 0,17 al metro cubo;
– il costo all’ingrosso al Gestore diventa pari ad € 0,245 al metro cubo con l’impegno del Gestore a consumare 10.000.000 di metri cubi.
Si precisa che a fronte di un maggiore introito di AMAP SPA di € 250.000 per la vendita di acqua all’ingrosso, AMAP SPA con la diminuzione di 2 cent. (da 1,19 ad 1,17) cede al Gestore € 960.000 circa.
Il Gestore privato guadagnerà in  più circa € 2.900.000  [la differenza di 6 cent. (il corrispettivo del gestore passa da 11 cent. a 17 cent.) per il volume fatturato di 48.000.000 di metri cubi d’acqua a Palermo]
Il 5 novembre 2008 la Conferenza dei Sindaci, in 3^ convocazione, con un voto di 421,874 millesimi, di poco superiore al quorum minimo di 333,333 millesimi,  ha approvato l’articolazione tariffaria che prevede una ulteriore rivisitazione della tariffa media per Palermo che risulta fissata pari ad € 1,32 al mc. (si sta ovviamente parlando della tariffa solo ed esclusivamente per usi domestici residenti; sappiamo tutti che la tariffa media di riferimento da considerare è quella relativa a tutti gli usi).
Nella Conferenza dei Sindaci del 5 novembre 2008 il rappresentate del Comune di Palermo è risultato assente con il risultato per i cittadini palermitani di ritrovarsi con:
1) la tariffa media approvata per Palermo è pari ad € 1,32 (l’offerta di APS SPA era di € 1,30);
2) la quota di investimenti e canone di concessione per Palermo è pari ad € 0,15 di competenza di APS SPA e di € 1,17 di competenza di AMAP SPA (si ricorda che la delibera n° 415 del 21/11/2007 del C. C. di Palermo era stata approvata perché la parte di AMAP SPA pari ad € 1,19 non era stata ritenuta soddisfacente per la sopravvivenza della società interamente partecipata dal Comune di Palermo); in pratica oltre al danno la beffa! Meno soldi per AMAP SPA per la gestione, più soldi da pagare per i cittadini palermitani.
3) Il pagamento della quota spettante ad APS SPA dovrà essere anticipato da AMAP SPA per un importo di € 4.300.000,00 entro il 30 luglio di ogni anno e per un importo di € 2.700.000,00 entro il 31 ottobre di ogni anno mentre il conguaglio sarà calcolato e versato entro il 31 gennaio dell’anno successivo. In pratica non si considera più né il fatturato né tantomeno il riscosso imponendo ad AMAP SPA di far da cassa nei confronti del gestore esterno. Da tenere in conto che i 7 milioni di euro indicati corrispondono all’attuale fatturato di AMAP SPA  (circa 48.500.000 mc * 0,15 €) per cui AMAP SPA sarebbe costretta, oltretutto, ad anticipare l’acqua all’ingrosso che verrebbe poi conguagliata al 31 gennaio.
CHIEDIAMO
al Signor Presidente ed ai Signori Consiglieri del Comitato di volere verificare se vi sono atti illegittimi o illegali perpetrati da parte dell’AATO 1 PALERMO, della società Acque Potabili Siciliane  SPA e del Comune di Palermo (proprietario unico di AMAP SPA).
A supporto dell’esposto alleghiamo:
– Piano d’Ambito;
– Addendum Piano d’Ambito;
– Parere Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture;
– Parere Autorità garante della concorrenza e del mercato;

Antonella Monastra

………………………………………
Consigliere comunale di Palermo 

Nadia SPAllitta

………………………………………
Consigliere comunale di Palermo        

Ernesto Salafia 

………………………………………
Presidente Comitato dei soci fondatori di LIBERACQUA ONLUS

Salvatore Gabriele La Spisa
 ………………………………………
Portavoce pro tempore Comitato civico Liberacqua

Per chiarezza espositiva si ritiene di dovere riportare una breve cronistoria dei fatti (tralasciando quelli anteriori alla nomina del Commissario ad acta):
– 16 agosto 2005: con decreto n° 1205 del Commissario per l’emergenza idrica, On. Salvatore Cuffaro, viene nominato un Commissario ad acta. Il Commissario ad acta è individuato nella persona del Prof. Ing. Mario Rosario Mazzola il quale, negli anni immediatamente precedenti  era stato Presidente prima di A.M.A.P. (ancora non trasformata in S.P.A.) e poi di SOGESID S.P.A. 
Il decreto di nomina individua il campo di competenze per il suddetto Commissario ad acta in modo preciso in quanto lo stesso ha "il compito di provvedere, in via sostitutiva della Conferenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia di Palermo, al compimento delle procedure per l’affidamento del S.I.I. entro i successivi 90 giorni".
– 28 Dicembre 2005: con delibera del Commissario ad acta è stato definito il contenuto della salvaguardia dell’A.M.A.P. S.P.A. per un periodo di cinque anni in relazione alla gestione delle infrastrutture per il servizio alla città di Palermo e delle opere di approvvigionamento esterne strettamente connesse (i contenuti della salvaguardia sono esplicitati nell’articolo 14 della convenzione di gestione, nell’Addendum al Piano d’Ambito e nello schema di contratto di servizio tra A.T.O. ed A.M.A.P. S.P.A.).
– 29 dicembre 2005: con determina del Commissario ad acta si dà avvio alla procedura di gara ad evidenza pubblica.
– 30 dicembre 2005: l’Autorità d’Ambito invia il bando di gara alla GUCE (Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea).
Il bando di gara approntato dal Commissario ad acta prevede specificatamente che la gara sarà considerata valida anche in presenza di una sola offerta.
Il nuovo articolato posto a gara risulta modificato sia sotto l’aspetto amministrativo che quello tecnico-operativo.
– 25 gennaio 2006: viene pubblicato sul Giornale di Sicilia l’avviso che l’Autorità d’Ambito ha inviato alla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea (GUCE), pubblicato il 18 gennaio 2006, il bando relativo alla procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento in concessione del Servizio Idrico Integrato dell’A.T.O. 1 – Palermo, con scadenza di presentazione delle offerte entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del bando (scadenza 28/02/2006).
– 8 febbraio 2006: l’A.M.A.P. S.P.A. richiede alla struttura commissariale una proroga di 60 giorni della scadenza di presentazione dell’offerta per potere provvedere alla redazione dei progetti preliminari relativi agli interventi ritenuti prioritari che erano richiesti dal nuovo bando di gara come documenti facenti parte dell’offerta.
La proroga richiesta non è stata concessa e la data di scadenza di presentazione delle offerte è stata confermata al 28 febbraio 2006.
– 28 febbraio 2006: data di scadenza di presentazione delle offerte. Perviene una sola offerta presentata da un’associazione temporaneo di imprese (A.T.I.) costituita da Società Azionaria per la condotta di Acque Potabili S.P.A. (S.A.P. S.P.A.) quale capogruppo mandataria dell’A.T.I. e mandanti la Società Genova Acque S.P.A., la Società Metropolitana Acque Torino S.P.A. (S.M.A.T.), la Società Giovanni Putignano e Figli S.R.L. di Noci, la Società Edil Putignano S.R.L. di Noci, la Società Galva S.P.A di Pomezia, la ConsCoop di Forlì, lo Studio Applicazioni Idrauliche (Studio SAI) di Palermo e la DESA S.R.L. Società di ingegneria di Torino.
– 01 marzo 2006: il Commissario ad acta, Prof. Ing. Mario Rosario Mazzola, rassegna le sue dimissioni dall’incarico.
– 03 maggio 2006: viene convocata la Conferenza dei Sindaci per la nomina di 3 componenti della Commissione di gara, che dovrà esaminare l’unica offerta pervenuta, in modo che tutte le procedure relative all’affidamento della gestione del S.I.I. siano concluse entro il 31 luglio 2006. La Conferenza però non raggiunge il quorum che rende valide le decisioni.
Ricordiamo che la commissione è costituita da 5 componenti, uno nominato dal Presidente della Regione (on.le Salvatore Cuffaro) ed un altro nominato dal Presidente della Conferenza dei Sindaci (on.le Francesco Musotto).
– 05 luglio 2006: la Conferenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia di Palermo prende atto della richiesta di rinvio chiesta dal Comune di Palermo per potere formalizzare una proposta di accordo risolutiva; viene altresì costituita una commissione ristretta di Sindaci con lo scopo di esaminare i curricula dei componenti la commissione di gara da nominare.
– 20 luglio 2006: la Conferenza dei Sindaci approva l’atto d’indirizzo nel quale è prevista la possibilità che il Gestore possa accordare una gestione stralcio e salvaguardata all’A.M.A.P. S.P.A.
Il Comune di Palermo, infatti, ha affidato ad A.M.A.P. S.P.A. la gestione del servizio idrico integrato sottoscrivendo un contratto di servizio che prevede la sua naturale scadenza al 19 ottobre del 2021.
– 26 luglio 2006: con determinazione presidenziale viene nominata la Commissione di gara per la valutazione dell’unica offerta pervenuta ed indica il dott. Pierluigi Vigna, ex procuratore nazionale antimafia, quale Presidente della stessa.
La Commissione di gara, riunitasi in tutto 3 volte (31 luglio, 30 agosto e 31 agosto), aggiudica provvisoriamente la gara all’A.T.I. che ha presentato l’unica offerta.
– 04 settembre 2006: la Conferenza dei Sindaci aggiudica provvisoriamente l’affidamento in concessione della gestione del S.I.I. dell’A.T.O. Palermo 1 all’unico soggetto partecipante l’A.T.I. con a capo la S.A.P. S.P.A.
– 23 novembre 2006: la Conferenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia di Palermo approva la bozza di contratto da sottoscrivere tra l’Autorità d’Ambito e l’A.M.A.P. S.P.A..
– 27 febbraio 2007: l’A.T.I. affidataria della gestione del S.I.I. si trasforma in società per azioni assumendo il nome di Acque Potabili Siciliane S.P.A. (A.P.S. S.P.A.).
– 22 marzo 2007: 11 Comuni dell’A.T.O. 1 – Palermo presentano ricorso al TAR di Palermo chiedendo l’annullamento degli atti di gara per l’affidamento della gestione del S.I.I. dell’A.T.O. 1 – Palermo.
– 12 aprile 2007: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust), con Provvedimento n° 16712, delibera che l’operazione relativa alla formazione dell’A.T.I. non costituisce concentrazione.
– 26 aprile 2007: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) rende pubblica una segnalazione/parere, n. AS387 esitata il 18 aprile, nella quale viene evidenziato che il bando di gara per l’affidamento della gestione del S.I.I. dell’A.T.O. 1 di Palermo "ha gravemente violato i più elementari principi in materia di tutela della concorrenza ed efficienza dell’attività amministrativa". La gara risulta inficiata anche dal conflitto di interessi che caratterizza la posizione del Commissario ad acta. L’Autorità d’Ambito, con determinazione presidenziale, sospende in autotutela la procedura di affidamento per la gestione del S.I.I.
– 07 maggio 2007: la Conferenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia prende atto della segnalazione dell’Antitrust e ratifica la sospensione in autotutela dell’iter procedurale di affidamento della gestione del S.I.I.
– 16 maggio 2007: l’Autorità d’Ambito replica alle osservazioni dell’Antitrust, con lettera protocollo 787 del 16 maggio 2007, invocando un ripensamento sul contenuto della segnalazione .
– 17 maggio 2007: l’Autorità d’Ambito in sede di giudizio del TAR di Palermo presenta una memoria difensiva nella quale si evidenzia la sospensione in autotutela del procedimento di affidamento della gestione del S.I.I ed ottiene che il TAR non si esprima sulla sospensiva chiesta dagli 11 Comuni che hanno presentato il ricorso per cui il ricorso viene rinviato al giudizio di merito.
– 05 giugno 2007: il Comune di Palermo con lettera prot. 4558 del 5 giugno 2007 contesta il contenuto della segnalazione AS 387 del 18 aprile 2007.
– 11 giugno 2007: il Presidente dell’A.T.O. revoca la sospensione in autotutela.
– 14 giugno 2007: viene firmato il contratto di servizio tra l’Autorità d’Ambito ed A.P.S. S.P.A. per la gestione trentennale del S.I.I. di tutti i Comuni della Provincia di Palermo.
– 08 luglio 2007: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) riconferma al Comune di Palermo il contenuto nella segnalazione AS 387 del 18 aprile 2007.
– 31 luglio 2007: il TAR di Palermo emette la sentenza relativa al ricorso degli 11 Comuni dichiarando tale ricorso improcedibile e rimandandolo dinanzi al TAR del Lazio.
– 05 settembre 2007: l’ATO 1 Palermo con lettera protocollo n. 1382 comunica l’inizio della presa in carico di opere ed impianti afferenti il S.I.I. per i comuni gestiti dall’E.A.S. S.P.A..
– 26 settembre 2007: A.P.S. S.P.A. assume in carico la gestione del S.I.I. di 29 Comuni (Alia, Alimena, Balestrate, Blufi, Bolognetta, Bompietro, Caccamo, Cefalà Diana, Chiusa Sclafani, Giuliana, Lascari, Lercara Freddi, Marineo, Mezzojuso, Partinico, Piana degli Albanesi, San Cipirrello, San Giuseppe Jato, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela, Vicari, Villabate, Villafrati e Torretta). L’A.D. di A.P.S. S.P.A. dichiara che l’acquisizione dei rimanenti Comuni, con l’esclusione del Comune di Palermo, avverrà entro la primavera del 2008.
– 11 ottobre 2007: L’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture, con deliberazione n. 289 del 11/10/07 conferma tutte le evidenze già segnalate dall’Autorità Garante della concorrenza e Mercato con atto di segnalazione n. AS387 del 18/04/07.
– 15 novembre 2007: L’A.T.O. 1 Palermo, con lettera protocollo n. 1785, trasmette la nota protocollo n. 34978 del 13/11/07 del 1° settore dell’Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque, nella quale è richiesta l’individuazione dei progetti finanziati ai Comuni con fonti diverse da quelle comunitarie.
– 26 novembre 2007: La società A.P.S. S.P.A. presenta in conferenza dei sindaci la proposta di carta dei servizi e la proposta di articolazione tariffaria che non viene approvata.
– 12 dicembre 2007: L’A.T.O. Palermo 1 con lettera protocollo n. 1987 sollecita i Comuni della provincia di Palermo ad inviare lo sviluppo tariffario fino ad oggi applicato
– 10 marzo 2008: la Conferenza dei Sindaci approva il piano di investimenti e rimanda la discussione sul piano tariffario ad un tavolo tecnico che dovrà vagliare le anomalie evidenziate nel piano presentato da A.P.S. S.P.A.
– 18 giugno 2008: rinvio della conferenza dei sindaci prevista per il 18 e 19 giugno 2008 su richiesta del Comune di Palermo. Le motivazioni ufficiali sono: consentire all’A.M.A.P. S.P.A. "di approvare lo schema di contratto di servizio inserito all’o.d.g." e permettere "alla Conferenza dei Sindaci di poter utilmente esaminare ed approvare il nuovo piano tariffario con i relativi allegati".
– 5 novembre 2008 : La Conferenza dei Sindaci dell’ATO 1 Palermo approva il piano tariffario.




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