full screen background image
Search
domenica, 19 maggio 2024
  • :
  • :

Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Caso Cammarata-Striscia la Notizia. Pronta la mozione di sfiducia al sindaco di Palermo

Lo scandalo Cammarata-“Striscia la Notizia” diventa, necessariamente, “il caso politico”. Parte, così, la raccolta delle firme in Consiglio comunale la “mozione di sfiducia” al Sindaco. Per regolamento ce ne vogliono 20 per presentarla, e 33 voti per farla poi approvare. L’intero centrosinistra (PD, Un’altra storia, IDV), che promuove la raccolta di firme, ne porta quindici. L’MPA, tramite il suo capogruppo Mimmo Russo garantisce per stasera il contributo delle ultime cinque necessarie. Gli otto consiglieri “dissidenti” del PDL (area Micciché e Misuraca), chiedono formalmente a Cammarata di dimettersi, ma sul tema “politico” della sfiducia prendono tempo.
Probabilmente, spiazzati dall’accelerazione imposta alla dinamica delle cose comunali dallo scandalo scoperto e documentato da “Striscia la Notizia”.Uno scandalo, si badi bene, destinato se continuerà, secondo i boatos, solo ad allargarsi. Il fatto è che gli otto anni della sindacatura Cammarata, si sono contraddistinti per le stimmate di una “allegra gestione”. Nel corso della quale, per la verità, il Sindaco è stato capace di raccogliere più inimicizie che amici. Dalle reazioni ufficiali, e dai commenti dei nostri lettori sul nostro sito, si coglie l’enorme dimensione del suo isolamento politico e civile.“Mi auguro che la magistratura non consenta l’inquinamento delle prove sull’affaire Cammarata-Gesip – insorge pungente Maurizio Pellegrino PD – c’è da augurarsi che almeno questa volta non passino anni prima che si possa accertare la verità e tutte le responsabilità sulle cose denunciate da Striscia la Notizia. E c’è da sperare che non si dia agli interessati, coinvolti nel caso, il tempo di inquinare le prove. Visto, che tutti i responsabili di questa vicenda sono ancora ai loro posti di comando. La politica deve svolgere il suo ruolo in Consiglio comunale ed in città, ma c’è da sapere se a Palermo c’è la legge e se tutti sono tenuti a rispettarla.”“Lo scandaloso comportamento di Cammarata, documentato da Striscia la Notizia – attacca Davide Faraone capogruppo del PD – ha devastato l’immagine della città agli occhi di tutta Italia. Abbiamo scoperto fra l’altro che il figlio del mozzo di Cammarata, Giovanni Alioto, risulta fra gli assunti senza concorso nelle Spa comunali e precisamente al Sispi. Siamo passati dallo scandalo Ztl a quello Amia, da quello sulla vicenda Irpef, all’immotivato aumento dell’acqua, a quello visto negli ultimi giorni di una città allagata sotto sette centimetri di pioggia. Ma lo scandalo più grande per la città rimane quello di rimanere sotto scacco del suo irresponsabile Sindaco”. Faraone conclude in modo tranchant : “Il Sindaco ci dica allora a cosa serve la sua determinazione nel voler raddoppiare l’addizionale Irpef ai palermitani : a salvare Amia e Gesip, o a pagargli il mozzo sulla barca?”Ci vanno giù pesante Rita Borsellino, Nadia Spallitta ed Antonella Monastra di Un’altra storia: “Di fronte alla gravità dei fatti denunciati da Striscia la Notizia, chiediamo che vengano subito sospese tutte le attività e le azioni di Cammarata e della sua giunta, finché non venga fatta chiarezza sui suoi comportamenti. Riteniamo doveroso nei confronti della città che il Sindaco si dimetta, per consentire alla magistratura di svolgere tutte le indagini che il caso richiede. Da parte nostra, presenteremo poi un esposto anche alla Corte dei conti. Alla quale, in particolare, chiederemo si verifichi la sussistenza di un danno all’erario, valutando ogni possibile ed eventuale responsabilità pure del Presidente e del Direttore della Gesip”. Sulla stessa lunghezza d’onda si muove l’IDV di Leoluca Orlando e del capogruppo in Consiglio Fabrizio Ferrandelli.“Speriamo che Cammarata trovi la forza di dimettersi – dice Manfredi Agnello (PDL area Micciché) – una volta e per tutti gli errori e le gaffe politiche che ha combinato in questi otto anni di sindacatura. Faccia un gesto d’amore verso Palermo: un attimo prima di dimettersi dichiari lo stato di dissesto del Comune. Permettendo, così, a mio avviso, l’arrivo di un commissario straordinario in grado di lavorare per rimettere in ordine i conti del bilancio. Al fine di consentire al futuro nuovo Sindaco della città di poter esprimere, serenamente e costruttivamente, una strategia di governo della città, senza essere braccato dai creditori. Si comporti, una volta tanto da uomo, e la chiuda qui, senza ulteriori sfoggio di furbizie”.“ La vicenda evidenziata da Striscia la Notizia,ha messo in mostra il vero volto di Cammarata – spiega l’On. Franco Mineo (PDL area Micciché) – quello di un uomo egocentrico, che se ne frega di amministrare la sua città e di rispondere del suo operato ai cittadini. Che è andato solo due volte, in due anni e mezzo, in Consiglio comunale. Che fa politica, anzitutto, per coltivare i privilegi connessi alla sua carica istituzionale. Non so se i nostri otto consiglieri firmeranno stasera la mozione di sfiducia, ci stiamo pensando su. Ma sarebbe il caso che lui stesso decidesse di dimettersi, traendo dall’imbarazzo politico lui e tutto il PDL, applicando a se stesso quella intransigente lezione morale che, alcuni mesi fa, si è sentito di impartire, per molto e molto meno, all’Assessore Ippolito Russo”.“Basta. Cammarata se ne deve andare; si deve dimettere. Noi lo chiediamo da tempo. Ha fatto troppi danni alla città, al nostro decoro di palermitani, alla nostra qualità della vita giornaliera di padri di famiglia – esplode Mimmo Russo capogruppo MPA – noi consiglieri MPA firmeremo la mozione di sfiducia al Sindaco. La città non può continuare a subire le bizze ed i vizi di questa allegra brigata che, da otto anni, occupa il Municipio, sfasciando tutto ciò che incrocia sulla sua strada”. Chiosa, leggiadra e con una punta di sarcasmo la giornalista Stefania Petyx: “C’è una certa coerenza nei comportamenti di Cammarata: come non sapeva niente dell’Amia e di Abu Dhabi, come non sapeva niente delle consulenze e degli incarichi per cui è stato sotto processo, adesso, non sa niente della sua barca. Quindi tratta la città come casa sua. Lavoriamo a questa inchiesta da febbraio dello scorso anno con pazienza certosina, giorno dopo giorno, abbiamo messo insieme tutte le tessere del puzzle di questa vicenda, di cui abbiamo mandato in onda solo una piccola parte. Il risultato finale ha stupito noi per primi. Abbiamo dodici ore di immagini girate, per cui non perdetevi il sequel nella puntata di striscia di questa sera. Vi proporremo dell’altro ancora.”




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Credits