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venerdì, 04 ottobre 2024
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Nadia Spallitta

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A Palermo l’opposizione contro l’aumento della Tarsu: “Delibera di Pdl e Udc è una truffa”

"La proposta di delibera che Pdl e Udc stanno tentando in tutti i modi di approvare è una truffa a danno dei cittadini palermitani. Addirittura la proposta è servita a riunificare i due gruppi del Pdl in Consiglio. Ricordate le dichiarazioni degli uomini di Micciché contro Cammarata, contro l’aumento della Tarsu? Acqua passata, di nuovo d’amore e d’accordo alle spalle dei palermitani". Lo dice il consigliere comunale del Pd, Rosario Filoramo.
"L’obiettivo dichiarato dai proponenti è quello di raccogliere 114 milioni di euro raschiando ancora una volta le tasche vuote dei cittadini palermitani – aggiunge – Senza migliorare di un millimetro la qualità del servizio". Per Filoramo "il costo del servizio è presunto con balletti di responsabilità tra dirigenti comunali e giunta, tragicomica chiamata in causa del collegio dei revisori prontamente smentita da quest’ultimi: allora qual è il costo certo che può essere coperto dalla tarsu? Nessuno lo dice con certezza". "Il Pd – conclude – sostiene che certamente il dato in delibera è superiore di almeno 25 milioni di euro da ciò che la legge consente, ma il Pdl va avanti. L’importante è assicurarsi l’ultima bevuta. Ma questa bevuta andrà di traverso a chi voterà positivamente l’atto. Con certezza assicuro che la prima firma del ricorso al Tar sarà la mia".
 
"Il Consiglio comunale approva una modifica relativa alla copertura del servizio di Amia dichiarando di conoscere l’esatto importo del costo del servizio fissato in 113 milioni di euro circa che secondo i consiglieri del centrodestra sarebbe ‘asseverato’ dal collegio dei revisori dei conti. Senonché questa dichiarazione non risponde al vero in quanto i revisori dei conti hanno chiarito, anche con una lettera scritta, di non aver mai asseverato questo costo del servizio". Lo sostiene Nadia Spallitta, capogruppo di Un’Altra Storia in merito all’aumento della tarsu. "In altre parole – aggiunge – si approva un emendamento che pretende di quantificare il costo dello smaltimento dei rifiuti, senza che risulti in nessun modo dall’atto quale sia la fonte utilizzata dai consiglieri dei centrodestra che consenta di stimare con certezza la stessa somma. Ritengo che sia grave questa dichiarazione e idonea a rendere annullabile l’atto per assoluto difetto di motivazione e per travisamento dei fatti dal momento che in nessuna sede è stato certificato un costo congruo del servizio". Per Spallitta "gli unici soggetti abilitati a indicare al Consiglio quale sia l’effettivo costo dello smaltimento dei rifiuti siano i commissari straordinari che, nel loro piano di risanamento dell’azienda, hanno indubbiamente attivato una serie di misure correttive adatte a contenere la spesa".




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