“Mi sono arreso alla volontà degli operatori di Palermo teatro festival”, così commenta Gaetano Zingales, la sostituzione della statua di Santa Rosalia da lui ideata, con quella realizzata nel 2004 dallo scultore Maurizio Montaina. E questo mentre intorno si alzano i marosi della polemica e della delusione su un Festino vissuto in sordina e con scarsa partecipazione.
“La mia santa Rosalia voleva essere una donna d’oggi, vittoriosa sulle pesti del nostro secolo – spiega il pittore palermitano -. Ho cercato di sensibilizzare gli scultori, due giovani promettenti dell’Accademia di belle arti di Palermo e quindi abituati a modellare ogni giorno, ma evidentemente il risultato finale è stato altro e gli operatori hanno preferito altro”.
Si sente in un mare in tempesta Zingales, scenografo di questo Festino del risparmio, smarrito tra le onde di critiche montanti attorno al suo carro, alla statua e alle sue scelte artistiche. I costi della figura rifiutata “sono in linea con la scelta austera dell’amministrazione – commenta l’artista – io stesso ho regalato parte del mio cache alla festa. Per un mese e mezzo di lavoro riceverò appena 19 mila euro lordi”.
Alfio Scuderi, organizzatore del festino rivendica la “libertà di scegliere anche esteticamente, del resto sono pagato anche per questo. Non voglio infierire sui giovani scultori, sono stati riempiti di fiducia dal maestro Zingales, ma so anche che la resina è un materiale difficile da lavorare e in questi anni abbiamo avuto modo di sperimentarlo con più realizzazioni. La patina d’argento poi, data alla statua con uno spray, ha creato un effetto inaspettato, insomma il risultato finale non mi è piaciuto”. Da qui la decisione del direttore artistico di sostituire la statua con “una più bella, più dolce, più vicina alla tradizione”. E precisa che non si tratta di un fondo di magazzino, poiché anche lo scorso anno è stata utilizzata la stessa statua.
Ma che fine farà quest’imponente struttura di 2,20 metri abbandonata al cantiere? “La conserverò, come ho fatto con tanti elementi dei Festini precedenti – conferma Scuderi – in attesa di un museo del Festino che raccolga i modellini, i costumi, parti dei carri e della scenografia”.
Ma chi rimborsa? Zingales conferma che la statua rifiutata è costata 5mila euro, ma sul rimborso si discuterà il 20 luglio durante una riunione con lo staff di Palermo Teatro Festival. Scuderi invece si attesta sui 1.200 euro per il materiale a cui certamente va aggiunta la manodopera, ma anche lui non si pronuncia sul rimborso del danno, ma certamente “la commissione della statua non ha poi dato i risultati sperati”.
Ironico il commento di Nadia Spallitta consigliere comunale di “Un’altra storia”: ” Santa Rosalia manda un segno alla città e al sindaco, la cui politica fallimentare si rispecchia persino nella realizzazione artistica del Festino. I suoi uomini non sono riusciti neppure a ritrarre e riprodurre la bellezza della nostra patrona. Penso che Cammarata debba cogliere dietro questo ulteriore fallimento l’invito della santa a dimettersi. Sulle inadempienze amministrative vigilerà chi di dovere”.
Si sente in un mare in tempesta Zingales, scenografo di questo Festino del risparmio, smarrito tra le onde di critiche montanti attorno al suo carro, alla statua e alle sue scelte artistiche. I costi della figura rifiutata “sono in linea con la scelta austera dell’amministrazione – commenta l’artista – io stesso ho regalato parte del mio cache alla festa. Per un mese e mezzo di lavoro riceverò appena 19 mila euro lordi”.
Alfio Scuderi, organizzatore del festino rivendica la “libertà di scegliere anche esteticamente, del resto sono pagato anche per questo. Non voglio infierire sui giovani scultori, sono stati riempiti di fiducia dal maestro Zingales, ma so anche che la resina è un materiale difficile da lavorare e in questi anni abbiamo avuto modo di sperimentarlo con più realizzazioni. La patina d’argento poi, data alla statua con uno spray, ha creato un effetto inaspettato, insomma il risultato finale non mi è piaciuto”. Da qui la decisione del direttore artistico di sostituire la statua con “una più bella, più dolce, più vicina alla tradizione”. E precisa che non si tratta di un fondo di magazzino, poiché anche lo scorso anno è stata utilizzata la stessa statua.
Ma che fine farà quest’imponente struttura di 2,20 metri abbandonata al cantiere? “La conserverò, come ho fatto con tanti elementi dei Festini precedenti – conferma Scuderi – in attesa di un museo del Festino che raccolga i modellini, i costumi, parti dei carri e della scenografia”.
Ma chi rimborsa? Zingales conferma che la statua rifiutata è costata 5mila euro, ma sul rimborso si discuterà il 20 luglio durante una riunione con lo staff di Palermo Teatro Festival. Scuderi invece si attesta sui 1.200 euro per il materiale a cui certamente va aggiunta la manodopera, ma anche lui non si pronuncia sul rimborso del danno, ma certamente “la commissione della statua non ha poi dato i risultati sperati”.
Ironico il commento di Nadia Spallitta consigliere comunale di “Un’altra storia”: ” Santa Rosalia manda un segno alla città e al sindaco, la cui politica fallimentare si rispecchia persino nella realizzazione artistica del Festino. I suoi uomini non sono riusciti neppure a ritrarre e riprodurre la bellezza della nostra patrona. Penso che Cammarata debba cogliere dietro questo ulteriore fallimento l’invito della santa a dimettersi. Sulle inadempienze amministrative vigilerà chi di dovere”.