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venerdì, 20 febbraio 2015
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Nadia Spallitta

Sintesi della relazione della Consigliera Nadia Spallitta al  programma triennale delle OOPP

1) Rapporto con il Bilancio di previsione –violazione del patto di stabilità
Il Programma Triennale OOPP , previsto dall’art.14 della L.109/1994 come recepito in Sicilia con l.r.7/2002 e 7/2003,    relativo  al Comune di Palermo,   anni 2007/2009, allegato al bilancio di previsione che dovrà essere adottato immediatamente dopo,  non è approvabile in quanto contrasta con il documento contabile di cui è un allegato e  risulta adottato in violazione del patto stabilità,  (sancito dalla l. 296/2006 ,  per il quale la previsione di spesa deve essere rapportata  al saldo finanziario  tra entrate e spese finali), cui, invece,   il bilancio di  previsione  deve sottostare
Ed infatti, 
Per l’anno 2007 sono previste somme per E 2.834.098.300,00   (poi ridotte di circa 300.000,00) , mentre secondo il patto di stabilità sarebbero consentite spese solo per E 288.614.533,71.
Per l’anno 2008 sono previste spese per E 828.991.550,00 , mentre sarebbero consentite spese solo  per E 22.216.770,70.
Per l’anno 2009, infine,  sono previste spese per 152.500.280,00 mentre sarebbero consentite  secondo il bilancio di previsione ,   spese per E 22.128.160,11.
-Del resto la violazione emerge chiaramente  dalla relazione del collegio dei revisori dei conti-
In altre parole l’amministrazione presenta alla città un programma triennale che difficilmente sarà realizzabile e non consente di vagliare le scelte di priorità effettiva delle opere  e degli investimenti .
Invero di  fronte ad un documento non reale, almeno allo stato,  e sprovvisto di  riscontro all’interno del bilancio o che per essere realizzato presuppone un massiccio ricorso all’indebitamento,  vietato tuttavia dal patto di stabilità,  è difficile per la città comprendere quali saranno gli effettivi obiettivi da raggiungere e quali quelli che l’Amministrazione si propone potendo la stessa realizzare il tutto che prevede – sia pure allo stato in violazione di legge- o non realizzare nulla.
Appare evidente che questo comportamento finisce con il violare i più elementari principi di trasparenza ed efficienza dell’azione amministrativa ,  mentre sarebbe stato più corretto proporre  un documento  leggibile, chiaro, univoco,  conforme al bilancio,  conforme al patto di Stabilità ed indicativo delle opere e degli  investimenti  concreti e  soprattutto dei  programmi dell’Ente  che vengono così , di fatto, sottratti all’analisi ed alla valutazione del Consiglio Comunale 
Né l’emendamento tecnico  di adeguamento -.che, si vocifera,  verrà proposto in aula – migliora lo stato delle cose, perché un emendamento del valore milionario che prevede lo stralcio o l’inserimento di opere non consente, se così proposto in aula nell’immediatezza dell’adozione di un atto, -peraltro cogente a pena della nomina commissariale –di conoscerne e valutarne comunque i contenuti .
 
2.Su ulteriori  violazioni di legge
 
Vengono previste circa 40 opere nuove, non adottate dalla giunta Comunale,  bensì introdotte dopo la pubblicazione dell’elenco delle opere inserite nel programma triennale, ovvero pubblicate tardivamente,  in violazione dell’art.14 della l.109/1994 come operante in Sicilia,  che impone la pubblicazione per 60 giorni del programma Triennale OOPP.
In tal modo i cittadini sono privati della possibilità di esprimere, tempestivamente,  osservazioni ed opporsi alla realizzazione di opere che possano  arrecare danno agli stessi .
In ogni caso il procedimento  non è trasparente né conforme alla legge
Inoltre sono inserite decine di opere, sempre in violazione di legge , sia nell’elenco annuale che in quello pluriennale , in variante allo strumento urbanistico
Invero quanto meno per  l’elenco annuale non possono essere previste opere in variante al PRG
Infine sono stralciate pere obbligatorie per legge come l’adeguamento alle l.626/1990
 
3.Sulle finalità- La cementificazione
 
Il  modo di procedere dell’amministrazione , apparentemente approssimativo,  e l’assenza di certezze in ordine all’elemento finanziario ed economico di supporto della spesa che si prevede di affrontare per la realizzazione delle opere, di cui non è traccia, per  quanto sopra detto, nel bilancio di previsione annuale e pluriennale, allo stato ancorato ai limiti di spesa sopra ricordati,  il documento programmatico delle opere pubbliche del  comune di Palermo non è accompagnato da alcuna relazione che chiarisca le finalità che si vogliono perseguire, quali siano le linee guida nella realizzazione degli interventi , quale sia la funzionalità delle opere previste.
Tuttavia , analizzando la natura e le tipologie delle opere –unitamente all’analisi degli atti che pervengono in commissione urbanistica, quasi tutti e rigorosamente in variante allo strumento urbanistico vigente – l’impressione è     quella di una scelta rivolta alla cementificazione ulteriore della città
Cementificazione che passa attraverso la realizzazione di strade strabelle e stradine, anche sotto le pendici del monte Gallo o in arre già destinate a verde agricolo o a verde attrezzato, alloggi , definiti di “edilizia residenziale- tutti rigorosamente realizzati ,anche a  mezzo di programmi costruttivi, in zone di verde agricolo- il cui costo di acquisizione, com’è evidente, è irrisorio ( e fatto salvo l’assenza di ogni forma di controllo in relazione alla sussistenza dei requisiti richiesti in capo ai soci –reali o presunti, e fatto salvo poi l’assenza di ogni forma di controllo circa l’effettivo utilizzo a fini sociali e con costi sociali delle aree così sottratte alla collettività) 
Ed ancora ipermercati e e centri direzionali , strategicamente posti in varie parti della città con relative opere di urbanizzazione –cementificazione- per lo più in variante al PRG, spesso  realizzati con l’ingegnoso ed incontrollato strumento dei PRUSST
Anche la Favorità sembra essere attaccata in quanto vengono  previsti “ impianti sportivi all’interno del parco della Favorita e realizzazione di strutture  a servizio degli stessi ” –quali? Per un importo di circa 10.000.000,00 di euro
 Ed inoltre decine e decine di parcheggi sparsi in tutta la città, sia nelle zone centrali che in quelle periferiche , per lo più a raso ed a servizio di grossi centri commerciali e direzionali , ma non soltanto, realizzati con la compartecipazione dei privati, destinati a divenire  padroni esclusivi per decenni di enormi porzioni di territorio , al quale peraltro  i cittadini non accederanno gratuitamente .
Invero la creazione di tanti parcheggi ( circa 80) molti dei quali in zone centralissime della città , non potrà che aggravare il fenomeno dell’inquinamento  ambientale ed arrecare ulteriori danni alla salute rendendo ancora più invivibile la città
Avremo pure un mega-centro congressi  in via Sampolo, del valore di soli 103 milioni 
In altre parole sembrerebbe che l’unica idea di sviluppo per questa amministrazione risieda solo nel mattone, nell’edilizia , nel cemento facile
Non ci sono elementi  programmatici e progettuali che invece fanno  pensare e prevedere nei prossimi anni ad un recupero del fronte a mare rispettoso della natura e dell’ambiente
Tanto meno sono previsti  interventi di rilevanza  per il recupero del patrimonio artistico storico  ambientale archeologico
Il turismo non è una risorsa . anche se sono previste molte varianti per realizzare alberghi e non c’è un’idea di sviluppo legate alle predette risorse culturali e storiche , ma  l’unica  strategia e l’unica economica conosciuta e rappresentata  è quella connessa alla cementificazione
 
 4.La costa
 
 Storia a parte merita la fascia costiera in relazione alla quale si prepara il più massiccio programma di cementificazione e di interventi degli ultimi  alcuni dei quali sponsorizzati dall’Ente porto, altri collegati ad idee originalissime del Sindaco , quale l’acquario del valore di 80 milioni di euro circa, con tutte le opere a servizio e l’indotto.
Tra gli interventi prioritari  e di cementificazione cito per tutti il porto di Sant’Erasmo, intervento  destinato a stravolgere  questa parte di assetto del territorio alterandone definitivamente la storia e le caratteristiche tradizionali, con la creazione di un enorme approdo  turistico per 400 imbarcazioni anche di grandi dimensioni, con grandi  moli e bracci a mare ,  non troppo lontani dalle foci dell’Oreto
La gestione,    del tratto costiero per circa 40 anni ,  sarà affidata, chiaramente, e gratuitamente,    ad un’impresa privata
Ugualmente è prevista la realizzazione di un porto turistico alla bandita (11.000.000,00 di euro) e la messa in sicurezza dello stesso (5.000.000,00)
Poco chiara è la tipologia di interventi previsti ,   per la Chimica Arenella e per i tratti costieri antistanti
Sono previsti infatti interventi di “rifacimento mantellata del molo e manutenzione straordinaria  del massiccio di sovraccarico “ per 5000.000,00
Sarebbe interessate sapere, poi  a cosa serviranno i  4.500.000,00 previsti per la “tutela integrata della Chimica Arenella”.
Ancora più interessante sarebbe comprendere a cosa serviranno  circa 15.000.000,00 di Euro per “l’urbanizzazione della Chimica Arenella”
Nel programma triennale si prevede poi , sempre per la chimica Arenella  l’organizzazione funzionale per attività terziarie innovative (?) 5.000.000,00 e il riuso del polo turistico alberghiero congressuale produttivo del valore di 82.000.000,00 –provenienti da privati investitori
O ancora non è chiarito  in cosa consisteranno le opere di arredo della Fossa del Gallo   (7.400.000,00)
Tra gli interventi  accennati  si parla poi  di  “realizzazione Porto Roosvelt –porto di Mondello , porto di Vergine Maria , messa in sicurezza   del porto di Sferracavallo “
Sembra comunque di assistere ad un attacco all’intera costa che più che essere recuperata e valorizzata nelle sue caratteristiche originarie, sembra essere destinata ad interventi di trasformazione radicale rivolta allo sfruttamento economico dei siti  ed  alla loro utilizzazione  a fini squisitamente commerciali.
 
5.Sulle priorità
 
Le priorità previste dalla legge sono del tutto tralasciate e trascurate.
Così sono rinviati numerosi interventi riguardanti  gli impianti, le reti gli allacciamenti fognari ,  in alcune parti della città spesso a cielo aperto
Nel centro storico ad esempio in alcune zone durante l’estate si assiste alla fuoriuscita di liquami, senza che l’amministrazione programmi e preveda di intervenire per eliminare radicalmente il problema
Inoltre sono rinviati interventi necessari di manutenzione ordinaria e straordinaria sui plessi scolastici  ovvero di rifacimento degli  impianti  elettrici e di  messa in sicurezza degli edifici comunali
Il verde urbano è sostanzialmente inesistente
Sono irrisori gli interventi previsti per la piantumazione, la sistemazione di aree a verde , la creazione di parchi ,  il recupero del verde abbandonato e degli spazi di “vuoto urbano”
 Ugualmente non sono previsti interventi ed investimenti per opere di interesse giovanile –sedi, centri , spazi culturali, espositivi etc-
Analogamente dicasi per i bambini e per gli anziani
Non esistono interventi rivolti a queste categorie
Non sono infine previste le obbligatorie opere di abbattimento delle barriere architettoniche e non è investita alcuna risorsa in tal senso.
Le priorità sono rappresentate per lo più dalla creazione di  strade e parcheggi a servizio dei centri commerciali in corso di realizzazione  con  le relative opere di urbanizzazione nonché da interventi sul tratto costiero
 
6. Conclusioni
 
Si tratta di un programma triennale, in parte illegittimo per le violazioni sopra ricordate, e che, nei contenuti  non è degno di una delle maggiori città italiane.
Non reca alcuna idea di sviluppo sano ed ecocompatibile
Non è idoneo a produrre risorse legate alle caratteristiche , alla storia, alla cultura,  alle tradizioni della città
 Non presta alcuna attenzione alle esigenze dei cittadini ed alle  priorità normative,  e non investe alcuna risorsa nei giovani e nei bambini
Le categorie socialmente deboli , gli anziani,  diversamente abili,    sono completamente ignorati
Sono ignorate, violate  e disattese le esigenze di tutela del territorio, di riqualificazione urbana , di recupero.
Emerge dalla lettura del documento un’idea antica e che si sperava fosse stata  da tempo superata,  legata al cemento ed all’edilizia come unica risorsa economica possibile.




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