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venerdì, 20 febbraio 2015
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Nadia Spallitta

Diritto di replica

Lettera di replica

di Antonella Monastra e Nadia Spallitta – consigliere  del gruppo Un’Altra Storia

<<Con riferimento agli articoli pubblicati in data 18 e 19 settembre  su “Il giornale di Sicilia” relativi all’ordine del giorno del Consiglio Comunale che è intervenuto sulle vicende della emergenza abitativa cittadina, a nostro avviso, non è stato adeguatamente valorizzato il vero significato politico di questo atto. Il Consiglio Comunale, infatti, per la prima volta ha invitato l’Amministrazione attiva a porre in essere un serio ed efficace piano di interventi, indicando i rimedi che la legge prevede (affitti- casa comune- recupero dell’esistente-protocolli di intesa con altre amministrazioni- utilizzo dei beni confiscati ecc) per risolvere la lunga e complessa vicenda dell’ <<emergenza casa>>, che è stata, invece, fino ad oggi affrontata con il costoso ed inutile ricorso al ricovero in albergo e con l’assunzione irresponsabile di milioni di debiti fuori bilancio. In questo contesto deve essere letto il passaggio dell’ordine del giorno  relativo agli sgomberi degli immobili abusivamente occupati, il cui significato e  la portata sono stati  evidentemente travisati.  Il problema degli sgomberi, infatti, è delicato e va affrontato secondo criteri di trasparenza ed imparzialità, evitando i casi singolari in cui occupanti abusivi che non rientrano in nessuna lista, che non sono indigenti e non hanno alcun titolo, possano restare per anni indisturbati nelle case abusivamente occupate; mentre famiglie bisognose, disagiate e con figli minori, che normalmente sarebbero prime in una lista di emergenza abitativa, vengono messe per strada. Il Consiglio Comunale, con l’ordine del giorno tanto discusso, non intendeva dare nessun mandato a sospendere in via generale gli sgomberi (né avrebbe potuto), bensì ha invitato l’Amministrazione a valutare, caso per caso, prima di effettuare lo sgombero, le condizioni effettive di disagio al fine di predisporre tempestivi rimedi di tutela delle famiglie e soprattutto dei minori, evitando i casi inaccettabili ed incivili di bambini che dormono in macchina o per strada. Stupisce, che tanta attenzione sia stata data solo ad una parte del documento che, peraltro, ha natura prettamente politica ed è inidoneo a produrre immediati effetti giuridici, mentre continua a non darsi rilevanza ad una situazione resa così complessa e difficile dalla inerzia e per l’incapacità dell’Amministrazione, che, invece di trovare soluzioni stabili e definitive , come ha auspicato il Consiglio Comunale, ha privilegiato per anni interventi tampone che hanno sostanzialmente mantenuto lo stato di emergenza, impoverendo le casse comunali ed impiegando male cospicue risorse che, negli anni, avrebbero potuto avere più efficace utilizzo e rispondere ai bisogni dei cittadini>>.




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